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Alla Cardinale l'Oscar europeo per la carriera

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Claudia difende il primato del Vecchio Continente: «Il nostro è il cinema migliore»

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A sostenerlo è Claudia Cardinale (nella foto), che ieri nel corso del terzo «Festival cinematografico di Stuttgart» ha ricevuto come premio alla carriera l'«European Actors Award», un Oscar europeo di nuova creazione consistente in una scultura a forma di mela e in un assegno di 10 mila euro. «Il cinema europeo è il più importante del mondo - ha dichiarato l'attrice - e noi dobbiamo difendere questa nostra cultura, anche se Hollywood rimane sempre Hollywood». Guardando indietro dall'alto dei suoi 45 anni di carriera, durante i quali ha lavorato con i registi più prestigiosi, da Federico Fellini, a Luchino Visconti, a Sergio Leone, fino al tedesco Werner Herzog, del quale ha chiesto che ieri sera venisse proiettato «Fitzcarraldo», la pellicola di cui fu protagonista nel 1982 insieme a Klaus Kinski, l'attrice ha detto di sentirsi «un'attrice europea, che ha molti ammiratori anche in Germania». La Cardinale ha rivelato nel corso della sua premiazione che dopo il trionfo internazionale di «Otto e mezzo» di Fellini nel 1962 gli americani fecero di tutto per convincerla ad andare a lavorare ad Hollywood, ma lei decise di non farne nulla, poiché nella Mecca del cinema americana «mi consideravano solo un oggetto, volevano che cambiassi faccia, trucco, pettinatura e tutto il resto, insomma per loro avrei dovuto diventare semplicemente un'altra».

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