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Le tragicomiche avventure di un eterno sopravvissuto

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Pinketts, giallista anticonvenzionale abituato a giocare con le parole e con i relativi doppi sensi. Ma, soprattutto, con l'arma dissacrante dell'ironia. A tal punto da autocitarsi, rilasciando, impresso nelle pagine del suo ultimo romanzo intitolato «Nonostante Clizia», il numero privato del cellulare. Ma queste sono libere scelte personali dell'egocentrico scrittore, del quale vogliamo invece parlare dell'ultimo lavoro. In «Nonostante Clizia» Lazzaro Santandrea, l'ormai quasi quarantenne protagonista di tutti i "romanzi seriali" di Pinketts, si caccia ancora una volta nei guai: viveur incallito in una Milano notturna spesso meta di avventori non del tutto raccomandabili, Lazzaro finisce in un ospedale di Savona, dove la dottoressa Clizia Gambrinus ne certifica la morte. Scampato per miracolo alla frigorifera, il protagonista ben presto si vede braccato da infermieri/killers desiderosi di farlo secco una volta per tutte, pur di salvare il buon nome dell'ospedale. L'operazione, diretta dal Professor De Magistris, per fortuna non riesce. In compenso il dottore, che esercita la professione "Al Valloria", licenzia in tronco Clizia, della quale Lazzaro in un secondo momento si innamora. Dopo un primo momento di inaspettata crisi esistenziale (Lazzaro sembrerebbe aver perso lo smalto e l'incoscienza felina che ne hanno decretato il successo fra i lettori) il nostro improvvisamente torna quello di sempre: grazie alla cura "intossicante" della madre, che lo preferisce più in vesti "alcoliche" che in quelle di "patata lessa", Lazzaro si rimette in forma, trascinandosi addosso tutta una serie di eventi pericolosi. «Il mio problema è che piaccio. Piaccio troppo alle persone sbagliate. Poliziotti biondo platino, medici alle prime armi, ingravidate da qualcuno che si è spacciato per lo spirito santo» recita Lazzaro, che dopo essere scampato per la seconda volta alla propria uccisione, si ritrova a collaborare con Edo Oliva, un poliziotto omosessuale. Il romanzo, che rispetto ai primissimi lavori di Pinketts utilizza un linguaggio forse un po' troppo colorito, via via si immette in un crescendo di situazioni al limite della realtà e del paradosso. Situazioni ambientate a cavallo tra una Milano ed una Savona in "carne ed ossa", di cui Pinketts cita, con dovizia di particolari, vie, piazze e relativi locali. Andrea G. Pinketts «Nonostante Clizia», Mondatori 286 pagine, 14 euro

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