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Era il 1973, quando le strade e le piazze delle città umbre videro arrivare migliaia di ragazzi, con sacchi a pelo e tende, per ascoltare i loro idoli. La musica era gratuita e il connubio fra il suono della big band di Count Basie o quello del sassofono di Stan Getz o della tromba di Dizzy Gillespie, era, strano a dirsi, perfettamente in armonia con l'ambiente di quelle città medioevali di cui l'Umbria è ricca. La musica d'arte dei grandi del jazz, riusciva quasi ad arricchire le opere dei grandi architetti e scultori del passato e viceversa. Carlo Pagnotta , che da trent'anni dirige il festival, è riuscito a portare in Umbria non solo i grandi della musica del '900, ma anche milioni di persone da tutte le parti del mondo che forse non avrebbero mai visitato una delle più belle regione d'Italia. Quest'anno a Perugia saranno presenti, compreso Sonny Rollins, la cui presenza è stata in dubbio sino all'ultimo, i più grandi jazzmen americani ed uno stuolo di italiani. Questa sera l'inaugurazione spetterà al trio di Keith Jarrett che suonerà all'Arena di Santa Giuliana e al settetto di Richard Galliano. Due universi per due pubblici diversi. Gli appassionati di quel grande panismo raffinato che ha in Jarrett la più importante espressione e coloro i quali amano il connubio fra la tradizione del tango di Astor Piazzola e quella francese del bal musette. Domani al Teatro Morlacchi sarà la volta dei Jazz Machine di Elvin Jones, ultimo dei grandi batteristi della storia del jazz, sempre in grado di suscitare emozioni con il suo tempo perfetto, ma sempre oscillante. Contemporaneamente avrà luogo un concerto da non perdere, quello di Tony Bennett che ormai, dopo la scomparsa di Frank Sinatra è riuscito, finalmente a dimostrare le sue grandi doti di cantante jazz a tutti gli effetti. Per anni la "ingombrante" presenza del suo connazionale Sinatra, aveva relegato Bennett, cioè Antonio Benedetto, a semplice comprimario. Oggi per l'ultrasettantenne ex-crooner si è spalancata una nuova vita che passa di successo in successo. Nella stessa sera all'Heiniken stage concerto dei Moloko, coppia di pop dance inglese. Una strizzata d'occhio questa al mondo del pop, che già ieri sera ha visto al Teatro Morlacchi una serata di gala con Gloria Gaynor. Ma il pubblico del jazz ed avremo modo di riparlarne nei prossimi giorni, avrà modo di essere più che soddisfatto. Arriveranno Ornette Coleman, Phil Woods e Lee Konitz, che suoneranno insieme, Herbie Hancock e i nostri migliori musicisti, da Renato Sellani, Enrico Rava, Stefano Bollani e tanti, tantissimi altri.

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