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di LEDO PRATO DI RITORNO da Berlino dove sono arrivato nelle ore convulse successive all'intervento ...

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Invitato dall'Istituto Italiano di Cultura che organizza in questi giorni uno splendido Festival dedicato alla Dolce Vita. Devo fare una relazione sulla "dolce vita" delle città d'arte del nostro Paese e, in particolare, di alcune fra cui Catania, città assunta fra quelle particolarmente vivaci e creative. L'incontro si tiene nella sede bellissima dell'Ambasciata e si entra solo per inviti. C'è molta gente. Più di quanta ne può contenere la sala. Gli addetti alla sicurezza, con gentilezza, mandano a casa parecchie persone. Nell'ambasciata c'è un certo fermento. C'è chi teme qualche contestazione. Ma tutto fila liscio. Gli ospiti (metà italiani e metà per lo più tedeschi) seguono con attenzione, manifestano curiosità e, con garbo, rivolgono domande. Sono attratti dal tema, dall'Italia, dal modello di vita delle nostre città e di Catania, in particolare, chiedono di sapere di più. Alla fine tutti tirano un sospiro di sollievo. È andata molto bene. Rimane lo spazio per qualche considerazione. Il Festival della Dolce Vita sta avendo un successo straordinario. Spettacoli, film, dibattiti sono affollatissimi. Un bravo direttore dell'Istituto di Cultura, Ugo Perone, ha saputo, per il secondo anno, proporre un tema intelligente, accattivante. In una città quindi difficile si può proporre la cultura italiana in forme moderne, senza perdere qualità ed efficacia. In altri termini si può competere senza alcun senso di inferiorità. Che opportunità si potrebbero cogliere se fossimo dappertutto rappresentati da direttori di questa levatura. Opportunità per il Paese, per le città, per il sistema culturale ma anche economico. Solo un mese fa a Parigi è stato possibile avere un'altra conferma. La mostra «Da Tiziano al Futurismo: le più belle vedute delle piazze d'Italia» promossa dall'Associazione delle città d'arte e cultura, con la collaborazione del ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha riscosso un successo straordinario.

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