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Fiorello:«Ho detto no a Striscia» «Tra 10 anni mi ritiro», però conferma il ritorno di «Stasera pago io»

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Il debutto del suo ultimo spettacolo «Fiore, nessuno, centomila», l'altroieri a Fabriano è stato un successo: era soltanto un'anteprima della vera e propria tounée che inizierà il 12 luglio a Terracina, ma il pubblico ne è stato entusiasta. Le tappe successive saranno Montecarlo, poi Pistoia, Ischia, Crotone: volutamente privilegiate le piccole città italiane, perchè è a questa «Italia minore», quella delle famiglie, che Fiorello vuole rivolgersi, anche per testare il suo show in previsione di un secondo tour che da gennaio lo porterà nelle grandi città, e del ritorno in Tv. A dieci giorni dalla chiusura del programma radiofonico «Viva Radiodue» e a venti dal suo matrimonio con Susanna Biondo, Fiorello sembra finalmente aver raggiunto la serenità in amore e nella carriera e proprio a questo proposito si confessa in una intervista al settimanale «Tv Sorrisi e Canzoni». Antonio Ricci, rivela, lo voleva per Striscia la notizia, ma lui ha rifiutato, perchè lì, dice, «devi annunciare servizi e stare seduto. Io invece ho bisogno di muovermi, di cantare, di fare show». L'uffico stampa del Tg satirico di Canale 5 ha però subito smentito la notizia: « Non c'è stata alcuna trattativa tra Antonio Ricci, o qualcuno del cast di Striscia, e Fiorello a proposito della conduzione». Ricci, ammettono, ha espresso apprezzamento per Fiorello in una conferenza stampa, ma «nessun contatto è stato intrapreso». A «Tv Sorrisi e Canzoni» Fiorello ha anche detto che tornerà presto in Tv con la terza serie di «Stasera pago io». Sulle sue preferenze non ha dubbi: «È quello il programma che so fare». Dice di amare il suo lavoro, ma clamorosamente annuncia che tra dieci anni vuole ritirarsi: «Vorrei smettere per lavorare dietro le quinte, lasciare spazio ai giovani e magari fare qualche spettacolo dal vivo senza lo stress della Tv. Naturalmente questo lo dico oggi, poi tra dieci anni non so». E, sognando un futuro da direttore di rete, immagina il suo palinsesto ideale: «Molto all'antica: lunedì film, poi quiz, ma solo domande, senza letterine e balletti. E al sabato sera il varietà, quello con i lustrini e con gli ospiti». Nell'intervista Fiorello ricorda anche i momenti bui della sua carriera. A salvarlo allora è stata la famiglia, a cui è rimasto sempre legatissimo. Poi è arrivata Susanna, che gli ha donato una «seconda vita». E il matrimonio? «Ora che siamo sposati non è cambiato assolutamente nulla. Non capisco chi parla del matrimonio come del patibolo». Oggi Rosario Fiorello è felice, «l'unica grande tristezza», confessa, «è che mio padre sia morto prima del mio successo».

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