«Le attrici mature sono emarginate»
E mentre la Blanc anticipa i risvolti del suo personaggio e polemizza con cinema e Tv, da Roma, arriva la notizia che «Carabinieri 3» non verrà più ambientato interamente a Città della Pieve dove tutta la troupe si trasferiva, come nelle precedenti edizioni. Gli interni del terzo sequel della fiction saranno girati nella Capitale, mentre la cittadina toscana servirà soltanto come sfondo degli esterni. Una decisione presa per limitare il dispendio economico nell'ottica dei nuovi tagli alle produzioni imposti da Mediaset. La Blanc, all'interno della vicenda, è Gemma, proprietaria di una pizzeria nei pressi della stazione dei Carabinieri nella quale arriveranno la new entry Alessia Marcuzzi, sostituta di Manuela Arcuri, ed Elisabetta Canalis. Dunque anche lei ha ceduto alle lusinghe del piccolo schermo e si concede alla fiction nazional popolare? «Il mio personaggio, grazie alla complice amicizia con le donne della locale stazione dei Carabinieri, avrà un ruolo determinante nell'accertamento della verità nei vari casi di cui l'Arma si occuperà. Gemma, inoltre, ha un passato discutibile del quale ancora non è riuscita a liberarsi ma sarà in grado di sfruttarlo positivamente al servizio della giustizia. Ho accolto favorevolmente la proposta di rientrare nel cast di "Carabinieri" per l'alta visibilità del prodotto, ma soprattutto in considerazione di una tendenza, tutta italiana, volta ad emarginare, sul piccolo e sul grande schermo, le attrici non più giovani sparite da ogni sceneggiatura di qualità. Nella fiction ho un ruolo significativo, ma non sono certo protagonista». Lei però ha fatto parte del cast di due film importanti come «Le fate ignoranti» e la pellicola su Ilaria Alpi. Possibile che non si senta valorizzata? «Sono state piccole partecipazioni fortunatamente non passate inosservate che mi hanno gratificato professionalmente. Ma nessuno oggi costruisce una storia accattivante sulle donne dai sessant'anni in su che, nella società moderna, ricoprono un ruolo di primaria importanza. Ed è davvero inaccettabile constatare come la riscoperta della vitalità dell'universo femminile non più giovanissimo sia stata affidata ad un programma leggero, ma interessante, come le "Velone" di Antonio Ricci e non sia scaturita dalla considerazione che il pubblico, soprattutto, quello televisivo, è composto prevalentemente da anziani e non da ragazzini». È questo il motivo per cui sembra preferire il teatro? «Il teatro consente di condividere emozioni e sensazioni con attori di spessore la cui vicinanza rappresenta un continuo arricchimento intellettuale. In questo contesto riprenderò, il 18 ottobre in collaborazione con il Teatro Stabile di Roma, accanto a Giorgio Albertazzi, lo spettacolo "Il mondo segreto di Mister Peters" di Miller. Ed a livello immediato mi calerò di nuovo nel ruolo di Ecuba nella tragedia "Le Troiane" che arriverà a Roma il 2 ed il 3 agosto ma debutta il 25 luglio».