di MARIDA CATERINI «UN PUNTO di riferimento.
Ma soprattutto uno scrittore che mi aveva concesso la più ampia libertà nel momento in cui decisi, nel 1995, di adattare uno dei suoi racconti per il grande schermo». Il regista Mario Monicelli ricorda di Giuseppe Pontiggia, al quale lo legava un'amicizia di antica data, l'incredibile disponibilità professionale dimostrata otto anni fa, quando accettò con entusiasmo la proposta di trasformare il suo racconto «Una goccia nell'oceano divino delle vite» nella pellicola che arrivò nelle sale cinematografiche con il titolo «Facciamo paradiso». Il racconto faceva parte del volume «Vite di uomini non illustri» e Monicelli, che ne firmò regia e sceneggiatura, scelse come protagonisti Margherita Buy e Lello Arena. «La sua onestà intellettuale - dice Monicelli - giunse al punto da rifiutare ogni apporto personale alla sceneggiatura. Mi rassicurava dicendosi certo che avrei esaltato i suoi personaggi ai quali non sarebbe dispiaciuto uscire dalle pagine scritte. Purtroppo annovero "Facciamo paradiso" nella lista dei miei lavori meno riusciti. Non sono stato in grado di rievocare le atmosfere letterarie precise e puntuali, meno rallentate rispetto al ritmo che, invece, ho impresso allo svolgersi degli accadimenti. Soprattutto Claudia, il personaggio interpretato da Margherita Buy, è immerso nei ricordi legati alla gioventù universitaria di Pontiggia, ad un Sessantotto vissuto da donna troppo libera. Un ritratto femminile molto più intenso scaturisce dalle pagine del racconto di Pontiggia. La mia Claudia, invece, non ha soddisfatto le aspettative di regista. Ma lo scrittore apprezzò la pellicola». Poi Monicelli va avanti nel ricordo: «Pontiggia venne ad incontrare sul set il cast del film soltanto due volte, sollecitato dai miei frequenti inviti. Si dimostrò curioso, interessato alle tecniche di lavorazione. Era sicuro che il film ed il libro, rispondendo ad esigenze differenti, rappresentassero due generi differenti non paragonabili. Tuttavia fu orgoglioso di "Facciamo paradiso" e della mia regia». Intanto il più famoso romanzo di Pontiggia, «Nati due volte», sta diventando film. Con il titolo «Le chiavi di casa», per la regia di Gianni Amelio. Prodotta da Rai Cinema e da Elda Ferri, la pellicola ha per protagonisti Kim Rossi Stuart e Charlotte Rampling.