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Consoli prova lo spettacolo davanti a 300 fans

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TOUR

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Ad accompagnarla c'è, come sempre, la mamma Maria Rosa che dirige le fila tra gli adepti della grintosa pulzella del rock e i "picciotti" di sempre: Massimo Roccaforte alla chitarra e al mandolino, Santi Pulvirenti alle chitarre, Leandro Misuriello al basso, Puccio Panettieri alla batteria e alle percussioni. L'unica novità nell'organico è costituita dall'introduzione delle tastiere, con Clemente Ferrari alla Rhodes e all'Hammond e dalla nuova chitarra sfoderata dalla cantautrice, una Fender Jaguar Shell Pink, modello disegnato apposta per lei, a riconferma della sua passione per gli strumenti vintage. Tra i venticinque brani in scaletta, la Consoli alterna canzoni che risuonano già come dei classici tratti dai suoi vecchi album a quelle del doppio disco di platino «L'eccezione», suo ultimo lavoro in studio. Nuovi arrangiamenti tra indie-rock («mi sono ispirata a Pj Harvey e Tori Amos»), dolce saudade brasiliana e il forte attaccamento alle proprie radici con «Masino» in dialetto catanese in apertura di concerto e con la fisarmonica per la prima volta su «L'ultimo bacio». Omaggio a Modugno con una chitarra jazzy sulle note di «Nel blu dipinto di blu» e a Falcone e Borsellino con «Mulini a vento» «affinché il loro sacrificio non sia stato vano».

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