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C'È DEL solenne, nella firma che vale più di 2 milioni e mezzo di euro, tra il mecenate tedesco Reinhold ...

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La convenzione tra l'Assemblea regionale siciliana e la Fondazione Wurth, e che prevede il restauro della Cappella Palatina in tre-cinque anni, è stata siglata poco dopo le undici di ieri mattina, nella cornice della Sala Gialla di Palazzo dei Normanni. L'imprenditore tedesco, dal fatturato annuo plurimiliardario, non nasconde che si tratta di «un affare reciproco». E spiega: «Da un lato, si valorizza l'arte, e dall'altro fa crescere l'azienda». A convincerlo di investire cinque miliardi di vecchie lire nel restauro della Cappella di San Pietro nel Palazzo Reale di Palermo, è stato il suo «grande amore» per l'Imperatore Federico, suo conterraneo («Siamo entrambi schwabisch», dice sorridendo. Nel corso del restauro della Cappella Palatina, che dovrebbe terminare entro il 2008, «almeno l'80 per cento dello spazio - assicura Wurth - resterà aperta al pubblico. Queste è stata una delle condizioni previste dalla Convenzione». I lavori saranno seguiti dalla Soprintendenza di Palermo, «e - spiega l'assessore ai Beni culturali, Fabio Granata - le maestranze saranno siciliane». Il restauro prevede, tra l'altro, il consolidamento del paramento musivo e la sua riadesione nelle zone di distacco, con micro iniezioni di malte appositamente miscelate, per evitare sacche di vacuità, pericolose perché responsabili dell'espulsione delle tessere dei mosaici preziosi. Particolare cura sarà rivolta al restauro dei soffitti decorati e dipinti delle navate laterali, dove si potrà operare solo dall'introdosso per quello della navata destra. Il soffitto della navata centrale sarà sottoposto a un accurato intervento restaurativo per la pulitura ed eventuale integrazione di parti decoese.

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