IL PREZZO DELLA LIBERTÀ, di Tim Robbins, con Vanessa Redgrave, Susan Sarandon, John Turturro, Emily Watson, ...
Oggi resta su quelle cifre e risale agli anni Trenta quando, negli Stati Uniti, cominciava la cosiddetta «caccia alle streghe». Non a Hollywood, in questo caso, ma a Broadway perché una commissione «per le attività antiamericane», costituita da poco, tendeva a vedere filosovietici in tutte le compagnie teatrali, specie quando qualcuno scorgeva denunce il più delle volte campate in aria. Molti personaggi sono noti ma i loro casi Robbins, autore anche del testo, li ha spesso romanzati e con modi fantasiosi. Da una parte, infatti, c'è un giovane Orson Welles che vuol mettere in scena un musical contro il capitalismo in un teatro federale che presto glielo censura, da un'altra c'è Margherita Sarfatti incaricata da Mussolini di vendere a un milionario dei dipinti di... Leonardo per pagarsi le spese della guerra in Etiopia, da un'altra ancora c'è il pittore messicano Diego Rivera che scontenta Rockefeller perché nell'affresco che gli ha commissionato ha inserito il ritratto di Lenin. In mezzo anche personaggi tutti inventati ai quali danno volto interpreti di fama come John Turturro, Emily Watson, Vanessa Redgrave coinvolti anche in vicende secondarie, tutte però riconducibili sempre al tema centrale della libertà d'espressione negata. Ora con delle caratterizzazioni un po' facili, spesso con ritmi ineguali quando agli aneddoti si alternano le pagine legate al musical rappresentato alla fine solo con mezzi di fortuna. Comunque, con un senso dello spettacolo che può anche convincere. G. L. R.