Il Teorema: «Io a Striscia con la Littizzetto»
Se Mediaset non lo accontenterà non esclude un ritorno alla Rai, magari per riprendere «Libero»
Un approdo professionale che rappresenta il mio sogno nel cassetto. E se potessi scegliere, vorrei avere come partner Luciana Littizzetto". Teo Mammucari, dal prossimo lunedì 9 giugno sarà il padrone di casa di «Velone», il nuovo programma itinerante di Antonio Ricci dedicato alle over 65 che sostituirà nei mesi estivi il Tg satirico di Canale 5. Prima ancora di lanciarsi nella nuova avventura itinerante, che seguirà lo schema di «Veline», l'appuntamento dello scorso anno da cui furono selezionate le due "assistenti" Elena Barolo e Giorgia Palmas, Teo Mammuccari è già proiettato verso la nuova stagione televisiva. Ha già comunicato ad Antonio Ricci la sua aspirazione a condurre «Striscia» con la Littizzetto? «Ufficialmente Ricci risponde di non aver ancora stabilito nulla. Ma io e la Littizzetto formeremmo un duo di ineguagliabile spessore comico, coniugando l'ironia al femminile ed il mio modo disincantato di propormi». Potrebbe anche sostituire semplicemente Paolo Bonolis accanto a Luca Laurenti. «Laurenti è un ineguagliabile professionista ma è troppo "bonolizzato". Nel senso che la sua presenza fa immediatamente pensare al suo partner storico. Il pubblico potrebbe fare dei paragoni. E professionalmente non sarebbe corretto per nessuno». Ma il suo sogno potrebbe anche sfumare. Antonio Ricci sembra orientato verso coppie comiche già collaudate. Cosa farà, allora, da grande? «Se Mediaset non dovesse venire incontro alle mie esigenze professionali, potrei anche tornare a viale Mazzini. Due le possibilità che mi vengono offerte. Da una parte potrei tornare al timone di "Libero", la trasmissione sugli scherzi telefonici che ho tenuto a battesimo su Raidue tre anni fa e che dovrebbe essere reinserita nei palinsesti della prossima stagione con la regia di Giovanni Benincasa. L'altra alternativa sarebbe di condurre un nuovo programma, destinato, probabilmente a Raiuno, dal titolo "Ride bene chi ride ultimo". Si tratta di un format prettamente italiano, ideato da Sergio Japino che ne sarebbe anche il regista. Un'idea rivoluzionaria nel settore della comicità, sulla quale devo mantenere, per adesso il più stretto riserbo. Entro il 15 settembre prossimo deciderò se il mio futuro professionale continuerà in Mediaset oppure no». Prospettive di tornare al cinema? «Mi propongono soltanto sceneggiature di film da cassetta che puntualmente rifiuto. Ma se davvero la Tv non dovesse trovare spazio per me, tornerò al teatro che considero la mia palestra, con "Il giorno della marmotta" spettacolo che lo scorso anno ha ottenuto una gratificante affermazione». Cosa faranno le over 65 in "Velone?" «Si racconteranno, canteranno, balleranno, mostrando vitalità ed entusiasmo superiori alla esuberanza delle più giovani Veline. Nelle prime puntate una signora di 91 anni si scatenerà in palcoscenico». A quali criteri dovrebbe attenersi la Tv nella prossima stagione? «Dovrebbe essere, soprattutto, meno ipocrita e più qualitativa».