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UN'OCCASIONE particolare la mostra «Da Tiziano al Futurismo: vedute delle più belle piazze d'Italia» ...

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Sei secoli raccontati attraverso le piazze raffigurate nelle opere dei pittori che hanno segnato la storia dell'arte dal Rinascimento ai primi del Novecento. Una piccola grande esposizione che descrive, con icone di grande valore artistico, l'Italia e le sue città. La mostra rappresenta un viaggio ideale che riunisce opere come quella di Tiziano con «Ritratto di Giulio Romano» (1536), di Orazio Fidani con «La visione di San Filippo Neri» (1656), di Carlo Ferrari detto Ferrarin con «Piazza Erbe» (1839), fino a Gerardo Dottori con «Visione di città sul Golfo» (1930 circa), insieme a molte altre opere inviate dalle città. La mostra, inserita nel ricco calendario degli appuntamenti del Festival parigino La Foire Saint German, consente di riscoprire la centralità dell'arte - come ideale strumento storiografico - ripercorrendo con lo sguardo la storia: dalle adunate popolari alle narrazioni figurative del Vangelo raffigurate nelle pittura del '400, dalla rappresentazione dello spazio urbano, simbolo stesso del Rinascimento, alle città ideali proposte nelle pale dei Santi o come sfondo alle sacre figure, per arrivare tra il '600 e il '700 quando l'immagine della città diviene documento sociale e non più strettamente religioso, giungendo all'800 con la città protagonista della pittura e per concludere con il Futurismo, che ha rinnovato profondamente la rappresentazione della città. Per comprendere al meglio lo spirito e gli obiettivi dell'esposizione è stato realizzato un catalogo edito da Gangemi, con la prefazione di Claudio Strinati, soprintendente per il Polo Museale Romano. R. C.

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