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di ALDO COSTA ENTRO la fine del 2003 prenderà corpo il nuovo monumentale progetto editoriale ...

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L'opera prenderà il posto della «Grande Treccani» avviata negli anni Trenta del Novecento dal filosofo Giovanni Gentile e portata a compimento, dopo vari aggiornamenti, sei decenni più tardi. «La sfida che ci attende nei prossimi anni è quella di ripensare le grandi enciclopedie, un investimento tipicamente familiare, per la promozione della cultura delle nuove generazioni», ha detto Casavola. «Stiamo progettando tipologie di prodotti che vadano incontro ad interessi diversi, delle famiglie come dei singles, unendo - ha spiegato il presidente della Treccani - le nuove tecnologie multimediali al materiale cartaceo». La «Grande Enciclopedia» di Gentile ha segnato la storia della Treccani ma anche di parte della cultura italiana. «Quella monumentale impresa è arrivata a compimento un decennio fa e va considerata conclusa a tutti gli effetti, e resta come summa dell'esperienza enciclopedica novecentesca», ha sottolineato Casavola. «Ora abbiamo incaricato un gruppo scientifico, guidato dal professor Tullio Gregory, di studiare la fattibilità di una nuova grande enciclopedia che tenga presente i temi dell'interdisciplinarità e le sensibilità emerse all'inizio del Terzo Millennio», ha detto il presidente della Treccani. Il progetto della «Grande Enciclopedia del XXI Secolo» dovrebbe essere presentato entro l'autunno 2003. Per il resto, tra i programmi già pronti della Treccani figurano il completamento di alcune grandi enciclopedie tematiche, come quella dedicata al «Cinema», alla «Moda» e allo «Sport». Sarà varata presto anche l'enciclopedia storica interamente dedicata all'imperatore Federico II, che segue quelle incentrate su Dante Alighieri, Virgilio e Orazio. Non c'è dubbio che l'impresa cui si accinge l'Enciclopedia Italiana è di quelle che fanno tremare le vene ai polsi di chiunque sia guidato nell'azione dalla consapevolezza: per la vastità dell'impegno, quasi totalizzante il campo del sapere, e, soprattutto, per la revisione, se non proprio per la «riconversione», di una visione del mondo - quella che i tedeschi chiamano «Weltanschauung» - che non può non presiedere alla realizzazione ed all'organizzazione della cultura. In fatti, non è qui problema di aggiornare le singole voci, e di aggiungerne di nuove al corpus enciclopedico: il che va per certo intrapreso; quanto di reimpostare le voci sulla base di nuove prospettive antropologiche, sociologiche, scientifiche e filosofiche. Non v'ha dubbio che negli Anni '30 Giovanni Gentile seppe avviare ed elaborare uno strumento di studio e di consultazione che ebbe del miracoloso per coerenza e profondità di ricerca: uno strumento che ci fu invidiato dal mondo intero. Così come la riforma della scuola del grande filosofo dell'«atto puro» conseguì l'esito di adergere il liceo classico-scientifico italiano a modello insuperato per l'Europa. Né oggi, con la nuova riforma, pare potersi conseguire pari livelli d'armonia umanistica. Ma ora i tempi sono cambiati. E sono tempi cui non interessa l'armonia. Interessa la specializzazione assoluta, sul modello americano. Non interessa forse piú l'uomo integrale, ma la sua applicazione ad un settore produttivo. Anche di questo dovrà tener conto la nuova Treccani.

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