di ROBERTO SACCARELLO NEL 1505, Michelangelo ottiene da Giulio II l'incarico di costruire ...
Nonostante l'impazienza dell'artista di iniziare a scolpire — soggiorna a Carrara ben otto mesi per la scelta e l'estrazione dei marmi necessari — la realizzazione dell'opera viene accantonata a motivo di una nuova committenza papale: la decorazione della volta della Cappella Sistina. Michelangelo riprenderà, quindi, i lavori per la sepoltura di Papa della Rovere solo al termine degli affreschi della Sistina, firmando nel maggio del 1513, dopo la morte del Pontefice, un secondo contratto in cui è in parte modificato il progetto originario. Di questo secondo progetto ci è giunta copia del disegno originale della fronte, in un foglio conservato negli Staatliche Museen di Berlino: la tomba non è più un'edicola isolata, ma presenta tre facce soltanto;: per compenso ha preso un altro slancio verso l'alto, ove la statua della Vergine, in un'edicola con fiancate, sovrasta quella del Pontefice, retta da angeli. Le statue eseguite nello spazio di tre anni per questo progetto, i due Prigioni del Louvre e il Mosè, sono ancora strettamente legate all'ispirazione della Sistina trasformandolo in quello degli Ignudi. Il Prigione morente appartiene tuttavia ad un momento più evoluto per il suo maggior slancio verso l'alto, conformemente al secondo progetto; così, l'esperienza perseguita negli ultimi ignudi della volta è approfondita nel marmo, con maggior vigore plastico. Suggestivo e drammatico, appare l'altro Prigione, il «ribelle», che torce con selvaggia violenza le membra atletiche cercando di spezzare i legami che lo tengono avvinto. I due Prigioni, conservati al Louvre, sono stati riprodotti dalle Poste di Parigi su un francobollo di 0.75 euro, realizzato da Martin Morck.