«TOSCA E ALTRE DUE»
Franca e Adriana, nozze feliciDal teatro al cinema la Valeri e la Asti si definiscono coppia perfetta
Le due mattatrici sono talmente contente del sodalizio artistico che ormai considerano la loro unione come un matrimonio. Le signore del palcoscenico sono protagoniste di «Tosca e altre due», per la regia di Giorgio Ferrara. Il film, in arrivo nelle sale, è tratto dall'omonimo spettacolo teatrale scritto dalla Valeri che l'ha messo in scena assieme alla Asti. La storia narra di Emilia (Franca Valeri), portiera di Palazzo Farnese nella Roma dell'Ottocento e Iride (Adriana Asti), moglie del questurino Sciarrone, che si trovano involontarie spettatrici del dramma di Tosca e del pittore Cavaradossi. Le splendide arie di Puccini eseguite dalla Belgrade Film Harmony Orchestra e interpretate impeccabilmente da Maria Pia Ionata (Tosca), Armando Ariostini (il barone Scarpia) e Alessandro Safina (il pittore Cavaradossi), si alternano ai duetti comici tra le grandi attrici. «L'idea di questo spettacolo - spiega la Valeri - mi venne in mente guardando Palazzo Farnese, dove si svolge buona parte della "Tosca". Mi sono chiesta: "Cosa avrà pensato la portiera?" e da questo è nato il testo teatrale. E ora il film». Uno spettacolo teatrale e un film che si reggono tutti sulla grande personalità delle protagoniste. «Una volta Franca mi ha confessato una cosa - racconta la Asti - che quello tra me e lei è l'unico matrimonio che le è riuscito nella vita». Franca Valeri conferma e assicura che a lavorare insieme si divertono moltissimo. «Con Adriana lavoro tanto bene - spiega la Valeri - perché siamo diverse, proprio come sono diversi i nostri due personaggi in "Tosca e altre due". Io sono l'immagine della rudezza, della pigrizia, e della solidità: sono una portiera che ama i padroni. Adriana è frivola e romantica. Abbiamo temperamenti diversi, ma vicini, in fondo siamo milanesi tutte e due». «Con Adriana - aggiunge la Valeri con un velo di Tristezza - mi trovo bene come mi trovavo bene con Alberto Sordi. Andavamo tanto d'accordo proprio grazie alla grande diversità». «Abbiamo recitato assieme questo testo per quattro anni - aggiunge la Asti - ci siamo divertite e questi personaggio ora ci appartengono fino in fondo».