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Cecchi Gori: «Un film sulle storie della mia vita»

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Erano anni che l'imprenditore non si confessava in modo così aperto e ottimistico, annunciando persino che sta scivendo un film su tutta la verità, «con tanto di nomi e cognomi», che si nasconde dietro a quella che egli stesso ha definito «una truffa tramata ai suoi danni e alle sue spalle» per eliminarlo dal mercato. «Le persecuzioni che ho subito hanno provocato dei rallentamenti nella mia attività - ha continuato Cecchi Gori - I miei nemici sono dei gruppi finanziari che, ha scopo di lucro, mi hanno fatto un furto di due reti televisive, saccheggiando la mia azienda e facendo credere che la matrice di questa trama fosse berlusconiana. Mi hanno costretto a far fallire anche una squadra di calcio. Ma i miei uffici continuano a lavorare: in America come in Italia e persino a Londra. Solo ora, dopo tre anni, comincio a capire cosa è successo. Per questo, ho deciso di raccontare tutto in un film e ho chiesto a Marco Risi di occuparsi della regia. Non sono d'accordo con Moretti che politicizza qualsiasi occasione per parlar male del governo: c'è già un'opposizione che fa questo. Non si deve usare la fama cinematografica per fare politica. Il nostro Presidente del Consiglio deve lavorare in pace per il bene di tutto il Paese. Non ho paura dei magistrati. Deve essere rivelata la verità perché il mio caso è un allarme: qualcosa in Italia non funziona. Il mio gruppo ora è in trattative con Seat e Telecom e credo ci sia la volontà di risolvere il caso. Sono stato ingannato ma ho ancora tanti progetti da portare avanti». Cecchi Gori ha detto infatti che dalla prossima estate ripartirà con i nuovi film di Verdone, di Virzì, di Albanese, di Ricky Tognazzi, della Archibugi e della Izzo e persino di D'Alò, che realizzerà un progetto dello stesso Cecchi Gori, intitolato «La cantata dei pastori» e incentrato sulla storia del presepe. Due intanto i film di rilievo, ieri, sulla Croisette. Il primo, in concorso, è diretto da François Ozon ed era già annunciato come lo scandalo del Festival di Cannes: «Swimming pool» è la storia di due donne, interpretate da Charlotte Rampling e Ludivine Sagnier (nella foto), che intraprendono una relazione inquietante, capace di mutare i loro destini. L'altra pellicola fa parte invece degli eventi speciali, s'intitola «Ghosts of the Abyss» ed è una rivisitazione della tragedia del Titanic: il regista James Cameron conduce gli spettatori «in un viaggio unico, dieci chilometri sotto la superficie dell'oceano».

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