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Evviva «Macca» senza diretta in televisione

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E quell'effetto notte-Beatles-ai-Fori diventerà uno dei fotogrammi cult di questi nostri plumbei anni d'inizio secolo. Ma per fortuna la calda sera di maggio romano con tre ore di Macca in concerto - e Hey Jude, e Lady Madonna, ed Eleanor Rigby rilanciate come trent'anni fa - è stata solo e soltanto live. Per fortuna non s'è inverato il trito uso della diretta tv, che ormai tutto riproduce formato tubo catodico in tempo reale. Sia l'ovvio concertone del Primo Maggio, siano i palpitanti funerali di Alberto Sordi. Per fortuna chi voleva vedere è andato a vedere, non si è seduto sul sofà davanti al piccolo schermo, facendo finta di niente se il pargolo passava avanti e indietro col triciclo o se il barboncino di casa abbaiava per crisi di nervi. Certo, niente diretta, che sarebbe potuta avvenire su La 7 - Telecom di Tronchetti Provera lo sponsor dell'avvenimento - per un preciso e furbo calcolo. Delle due serate tra i ruderi usciranno dvd e altro materiale tecnologico. E la mega operazione commerciale sarebbe stata vanificata dalle registrazioni che la platea televisiva avrebbe effettuato. Ma la notte di McCartney ai Fori andava vissuta così, bandendo le quattro mura di casa. Come una grande festa all'aperto, con la folla divisa tra pazzia e sentimento. E memore, forse, di altre feste, di quei trionfi barocchi, di quei carnevali sotto le stelle di Roma. (Li. Lom.)

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