BISCARDI SI RACCONTA
In tv il primo «processo» che fece litigare gli italiani
Tra gli italiani, e non solo tra gli sportivi, di Biscardi si parla soltanto per il suo salotto che da 23 anni è un appuntamento fisso per gli appassionati di calcio. Una trasmissione che ha fatto scuola e che nonostante le critiche può vantare tra Tv nazionali e locali infiniti tentativi di imitazione. Eppure Biscardi nella sua vita professionale non ha fatto solo discutere e litigare su gol annullati e rigori non concessi. Ha pubblicato libri, racconti, romanzi, saggi. Ha intervistato uomini politici, della cultura e dello spettacolo. Ma la sua notorietà deriva dal suo appuntamento del lunedì, dove passione e fazione si confondono. Nel suo bar sport la fede sportiva ha il sopravvento e una volta tanto il linguaggio è quello del popolo. Era il 1980 quando a Biscardi venne in mente di costruire il suo «processo». Dalla Rai ha esportato la sua formula in Telemontecarlo prima e alla 7 ora. E la trasmissione non conosce stanchezza. Una formula che secondo i denigratori trasforma il calcio in rissa da bar, ma che per altri dà dignità alle disussioni del giorno dopo tra i tifosi, e sopprattutto ha dato dignità al calcio parlato dove ognuno può cimentarsi in ipotesi e discorsi tecnici, in fondo tutti gli appassionati si sentono allenatori. Nel libro intervista di Luciana Baldrighi, «Il mio processo tra calcio tv e politica» Biscardi si racconta e con orgoglio rivendica in 23 anni di trasmissione di aver dato voce a tutti, dai divi del calcio, ai politici, a presidenti della Repubblica e del Consiglio, cenrcando sempre di conservare la sua autonomia. E questo non sempre è andato bene a tutti tanto che racconta di aver saputo da Zavoli, allora presidente della Rai, che innumerovoli erano state le richieste di licenziamento. Dava fastidio allora alla Juventus perché aveva dimostrato che quel famoso gol di Turone che avrebbe dato lo scudetto alla Roma non era in fuorigioco. La Juventus si vendicò, riferisce Biscardi, vientando ai giocatori bianconeri di frequentare il «processo». Festeggiati i 23 anni di trasmissione, di grida, di polemiche e di moviolone, Biscardi va avanti. In fondo gli italiani non saranno un popolo di sportivi, ma di polemisti sicuramente sì. E allora c'è ancora spazio poer il calcio parlato. Aldo Biscardi racconta «Il mio processo, un'intervista di Luciana Baldrighi» Rizzoli, 185 pagine, 12 euro