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BELLA trovata quella dell'Associazione dei librai italiani (Ali)e dell'Associazione per la direzione ...

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Che vuol dire? Che il lavoratore, proprio mentre sta in ufficio, può rubare un po' di tempo al principale per andare a sfogliare un romanzo, per sceglierne uno da portarsi in prestito a casa. Insomma, la pausa-libro al posto della pausa-caffè. Bella trovata, si diceva, da menti illuminate. E magari accenderà il sacro fuoco per la lettura che agli italiani fa difetto. Ma permettete due obiezioni: il principale davvero accetterà serenamente che l'impiegato passi una mezz'oretta in sala-lettura, visto che spesso e volentieri gli contesta, e in qualche caso la magistratura gli ha dato ragione, i dieci minuti passati al telefono con la moglie, con il pupo, con l'amante? E che succede, poi, se il travet ci prende gusto, alla storia che gli si dipana sulla pagina? Chiude il libro e va a fare i conti? Magari, invece che venirgli, la voglia di leggere gli passa. Per sempre. (Li. Lom.)

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