Antonella benedice i matrimoni in diretta
Titolo «E adesso sposami». Si tratta di un format olandese, italianizzato dalla Aran Endemol che lo produce e che ricorda un analogo format «Sposami subito» di cui è andata in onda, lo scorso anno, ma in casa Mediaset, una sola puntata condotta da Marco Liorni. Dunque niente più trasmissioni sportive per una Antonella Clerici nata, professionalmente, sui campi di calcio? «Nessun rimpianto per una fase della mia carriera che, oramai, appartiene al passato e non è più riproponibile. Oggi, poi, il calcio è diluito durante tutta la settimana, mentre ai miei tempi le partite rappresentavano in Tv una sorta di messa cantata domenicale». Dal calcio alla cucina fino al reality show sui sentimenti. Differenti generi per un'unica identità professionale? «Professionalmente con "La prova del cuoco", programma che ha rappresentato la mia consacrazione artistica, ho vinto una grande sfida, nella fascia oraria del mezzogiorno, anche dal punto di vista dell'aumento di inserzioni pubblicitarie. L'appuntamento è riconfermato per la prossima stagione nella medesima collocazione oraria, come traino al Tg1 delle 13.30, ma con alcune interessanti novità» Ci spiega in cosa consiste «E adesso sposami»? «Ospiteremo ogni settimana coppie collaudate che, però, non si sono ancora decise al matrimonio. Noi cercheremo, con una serie di effetti a sorpresa che non posso rivelare, di spronarli al grande passo. E se la vicenda avrà il lieto fine che tutti ci auguriamo, il matrimonio sarà celebrato in diretta, secondo le modalità scelte dagli interessati che riceveranno, in premio, anche un viaggio di nozze da sogno. Il tutto con la benedizione di Raiuno». La formula evoca le sorprese di Raffaella Carrà e la mediazione di «Stranamore». Con quali sentimenti si avvicina ad un genere, il reality show, nuovo per lei ma non per la Tv? «Cercherò di essere una padrona di casa semplice e discreta, animata dal rispetto per il pubblico e per i protagonisti delle storie raccontate. Nessun elemento trash farà mai capolino da un programma che intende, secondo la linea familiare di Raiuno, restituire rispetto ad un genere televisivo troppo degradato come il reality show». Si era parlato di un partner maschile accanto a lei per «E adesso sposami». Può confermare? «Sarò l'unica padrona di casa. Non c'è spazio per un'altra presenza, visto che i protagonisti sono le coppie in studio. E poi ho preso atto, dalle passate esperienze, della concreta possibilità di venire schiacciata da una conduzione multipla: l'educazione ed il rispetto verso gli altri, mi hanno sempre impedito di difendere il mio ruolo». Lei è uno dei volti più noti della Tv. Cosa pensa di un piccolo schermo che, attualmente, vive un periodo di crisi e di perdita d'identità? «Non è un periodo felicissimo per il piccolo schermo. Purtroppo l'omologazione regna sovrana. Ma ho apprezzato la professionalità con cui è stata gestita la guerra in Iraq. Personalmente sono stufa di un universo mass mediologico dominato dalla nudità del corpo femminile, dalla volgarità e dalla ostentazione, presi come unici valori di riferimento. La Tv deve essere informazione e sobrio intrattenimento».