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«INDIETRO SAVOIA!»

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Risorgimento e monarchia Tante ombre con pochi eroi

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se si indaga sulle colpe, anche gravi, di re, principi, uomini di stato di questi Paesi; se, insomma, si evidenzia «di che lacrime gronda e di che sangue» la storia inglese, francese, spagnola, crollano molti miti e si ridimensionano molti miti e si ridimensionano molti personaggi. Questa premessa è necessaria, prima di leggere il libro di Lorenzo Del Boca: una rievocazione dissacrante del Risorgimento, la sua, con molte ombre, poche luci e pochissimi eroi. Una analisi impietosa, senza l'attenuante per chi è giunto buon ultimo nella formazione di uno Stato nazionale. Non si salvano i Savoia, da Carlo Alberto, «massacratore di liberali», a Vittorio Emanuele II, incolto, rozzo, violento, a Vittorio Emanuele III sul quale - al pari del nonno — pesa (a detta dell'autore) il sospetto di non essere nato da regali lombi, ma da un amore della regina Margherita con un ufficiale dei corazzieri. Non si salvano anche gli altri «padri della patria»: Cavour, con le mani in pasta in lucrosi affari, fu il primo caso di «conflitto di interessi»; Mazzini, fuggì dalla Repubblica Romana con i soldi; Garibaldi, in Sud America, fu un ladro di cavalli e per questo gli fu mozzato un orecchio. Escono a pezzi le guerre risorgimentali, la spedizione dei Mille, la presa di Roma. Par di sentire l'eco del crudo giudizio di Bismarck: «Voi italiani siete il popolo delle tre S: nel 1859, con Solferino (vittoria prussiana), prendeste il Veneto; nel 1866, con Sadowa (vittoria prussiana) prendeste il Veneto;, nel 1870, con Sedan (altra vittoria prussiana), prendeste Roma. Nessuna delle tre S venne fatta da voi». L'avvilente vicenda militare — con le sconfitte di Novara, Custoza (nel 1848 e nel 1866, sullo stesso campo di battaglia!), Lissa — fece da contrappunto alla vicenda politica, intrisa di brogli, malversazioni, saccheggio del pubblico denaro. L'unica guerra vinta dai «piemontesi», fu quella combattuta contro... gli italiani, nel Meridione, disilluso dopo il crollo del Regno delle Due Sicilie e le promesse non mantenute del Regno d'Italia. Consacrata dalla storiografia ufficiale come lotta al brigantaggio, quello nel Sud fu, in realtà, una feroce repressione, con decine di migliaia di morti. L'autore suffraga con dati, fatti, citazioni la sua «requisitoria». Nei riposti angoli della nostra vicenda pre e post-unitaria, miserie, morali e materiali non mancano. Ma questo vale anche «per gli altri», basta soltanto andarle a cercare. Lorenzo Del Boca: «Indietro Savoia! Storia controcorrente del Risorgimento»Piemme, 281 pagine, 15.90 euro

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