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di GIAN LUCA MEALLI CINQUANT'ANNI di attività incessante, una quantità sconfinata di fotografie ...

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Tutti elementi che contribuiscono a fare di Henri Cartier-Bresson forse il più grande fotografo vivente al quale la Biblioteca Nazionale di Parigi dedica una mostra che ha appena aperto i battenti e resterà aperta per tre mesi. Partirà poi per Barcellona e Berlino, prima di arrivare, il 15 settembre 2004 al Palazzo delle Esposizioni di Roma. La retrospettiva ripercorre tutta la vita professionale di Cartier-Bresson, dagli inizi in Costa D'Avorio all'inizio degli anni Trenta in poi grazie a oltre 350 fotografie estratte dagli archivi personali del fotografo, depositati presso la Magnum, l'agenzia fotografica da lui fondata nel 1947 assieme ad altri mostri sacri del fotogiornalismo come Robert Capa, David «Chim» Seymour, William Vandivert e George Rodger. Le foto sono suddivise in 15 diversi percorsi che permettono di seguire l'evoluzione dello stile di Cartier-Bresson seguendolo attraverso i suoi viaggi e reportages più famosi in America, Indonesia, Cina, Urss, Messico e India. Ci sono poi molti ritratti di personalità dell'arte, della moda e della politica come Matisse, Giacometti, Sartre, Coco Chanel, Gandhi e varie decine di fotografie di paesaggi degli anni posteriori al 1974, quando il maestro decise di abbandonare l'attività professionale per darsi al disegno, la sua prima passione, continuando a fotografare solo a fini personali. Tra le centinaia di istantanee, fatto sufficientemente raro da essere segnalato, ve ne sono anche varie che ritraggono lo stesso Cartier-Bresson, che non ha mai amato essere fotografato, da bambino, da adolescente, al momento della prigionia in Germania, fino agli anni più recenti. La retrospettiva su Henri Cartier-Bresson sarà aperta dal 30 aprile al 27 luglio 2003 alla Biblioteca Nazionale François Mitterrand di Parigi tra le 10.00 e le 19.00 dal martedì al sabato e tra le 12.00 e le 19.00 la domenica. Chiuso il lunedì. Prezzo del biglietto: 5 euro.

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