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REBECCA ROMIJN STAMOS, INTERPRETE DI «X-MEN 2»

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L'inquieta Rebecca è sbarcata all'hotel Hassler di Roma, martedì sera, per presentare il film «X-Men 2», diretto da Bryan Singer, prodotto da Lauren Shuler Donner e Ralph Winter, distribuito dalla Fox e dal 30 aprile nei cinema. Ad affiancare la Romijn Stamos, che anche in «X-Men 2» veste i panni di Mystique, figurano Patrick Stewart, Ian McKellen, Halle Berry e Alan Cumming, nei panni del figlio della sensualissima Mystique. Mrs. Romijn Stamos, ancora una volta lei recita la parte di una donna fatale e cattiva: cosa la spinge ad interpretare ruoli del genere? «Ho trovato molte connessioni tra la Femme Fatale di De Palma e la Mystique di Singer: entrambe sono determinate, padrone della loro sensualità, che usano senza problemi, nè sensi di colpa. Un atteggiamento del genere è stato finora prerogativa degli uomini, almeno in America: per questo, mi diverto molto ad interpretare una donna che prende a calci gli uomini senza poi scusarsi con loro. Ero davvero annoiata di interpretare sempre la ragazza bella e scontata: mi piacciono i ruoli delle belle che invece hanno qualcosa che non funziona in testa. Sono orgogliosa di animare un personaggio con cui la gente m'identifica, proprio come accade ad Harrison Ford per Indiana Jones». Conosce il fumetto di X-Men, creato da Stan Lee più di quarant'anni fa? «Non lo ho mai letto, anche se ho molti amici che lo conoscevano e me ne hanno parlato a lungo. Poi, ho visto il tv show e mi sono appassionata alla storia, che è una celebrazione delle diversità. Il film è un blockbuster, con cervello e coscienza, ricco di messaggi importanti sulla tolleranza e sull'accettazione delle differenze. Il tema è quello degli outsiders, del pregiudizio, dell'incomprensione verso il diverso e, non a caso, il fumetto è nato nell'era dell'affermazione dei diritti civili, nel rispetto delle minoranze. Ogni individuo si è sentito almeno una volta un outsider. Il film è stato finito dopo l'11 settembre: allora era attuale, ma oggi con questi venti di guerra lo è ancora di più». Lei si è mai sentita una donna outsider? «Sì, quando ero un'adolescente: ero altissima, magrissima, senza curve, avevo molti dolori ossei e muscolari per questa mia crescita esagerata. Ma due anni dopo diventai una modella. Persino il mestiere di attrice crea delle diversità: bisogna separarsi intenzionalmente dal resto della folla per farsi acclamare o schiacciare, secondo i casi». Quali saranno i suoi prossimi progetti? «Stasera sarò all'Odeon di Londra per l'anteprima mondiale di "X-Men 2". Ho appena finito di girare con De Niro "The God Sent" ed ora penso solo a rilassarmi con mio marito e i miei cani. Mi dispiace lasciare l'Italia, un Paese che amo e che ho scelto apposta per presentare il film».

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