America e Urss, alleati per forza
La prima capitale dell'Europa occupata a tornare alla libertà è invece Parigi, il 24 agosto, con gli anglo-americani che per motivi di prestigio fanno entrare per prime le truppe della Francia libera di De Gaulle. A est Varsavia è insorta il I agosto ma le truppe russe, in ossequio alla realpolitk sovietica, non muovono un dito in aiuto dell'esercito clandestino polacco, l'Armia Krajowa di chiara matrice anticomunista, lasciando che i nazisti soffochino spietatamente la rivolta. Il 15 ottobre '44 le truppe jugoslave titine entrano a Belgrado, caso singolare nella storia della seconda guerra mondiale di auto-liberazione. Gli anglo-americani da ovest liberano Paesi Bassi e Belgio e le prime città tedesche, ma Patton viene fermato nella sua corsa verso Berlino dagli accordi presi con Stalin. Sarà la bandiera con la falce e martello a svettare sul Reichstag. Sempre i russi erano entrati a Budapest e Praga. Ed entrano anche a Vienna, estrema appendice occidentale della loro avanzata in Europa. L'Austria festeggia il 26 ottobre il riacquisto della sovranità (1955): per motivi geopolitici, nonostante la larghissima adesione popolare all'Anschlüss voluto da Hitler (che era austriaco), era stata considerata Paese aggredito, ma a sovranità limitata. La sua "garante" era naturalmente l'Urss. Una curiosità: l'Albania di liberazioni ne festeggia due: il 28 novembre dall'occupazione turca (1912), il 29 novembre dal nazifascismo. La storia ha aggiunto da pochi giorni la liberazione dell'Iraq dall'ultima grande dittatura del XX secolo.