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Più di 600 sculture di marmo bianco, porfido, basalto, bigio morato, alabastro, di fattura greca e soprattutto ...

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c.al terzo secolo dopo. È la Collezione Torlonia, secondo gli esperti «la più importante collezione privata d'arte antica del mondo» avviata i primi dell'800. Grazie alla loro immensa ricchezza, questi grandi banchieri, poi insigniti di numerosi titoli nobiliari, acquisirono pezzi pregiati da alcune grandi casate romane, Barberini, Cesi, Cesarini e nei loro vasti possedimenti. Molti reperti sono stati scoperti sull'Appia Antica, al porto di Traiano, sulla via Latina ad Anzio, a Cerveteri. Alcuni vengono addirittura dalla Tomba di Cecila Metella e da Villa Adriana a Tivoli. Si tratta di statue, alcune di grandi dimensioni, ritratti, sarcofagi, rilievi, elementi decorativi, pezzi che di recente sono stati esposti al pubblico sono in rarissime occasioni. È il caso della Hestia Giustiniani, una delle punte di diamante della collezione, esposta in una recente mostra. Si tratta di una replica di un originale greco che rappresenta una divinità femminile. Una copia, ma di enorme valore, perchè, spiegano gli studiosi, rappresenta una rarità nel panorama delle repliche di età romana. È anche una delle pochissime figure ci cui ci siano foto e schede realizzate dagli studiosi. E ancora, spiccano per bellezza e grande valore, un grande bassorilievo del Porto di Ostia e due giganteschi bacini di marmo, antiche fontane, provenienti dalla Collezione Cesi.

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