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CHI è Anna Oxa? «Una ricercatrice, una persona in costante in movimento che ha fatto una scelta precisa.

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Contattarci è la chiave per risolvere i nostri conflitti, soprattutto in un mondo dove si vive il conflitto umano in tutte le sue forme». Le sue canzoni raccontano il cammino della sua esistenza? «È il cammino in questa esperienza, in questa palestra, in questo mondo dove spesso ci viene offerta tutta la possibilità di scoprire, di cercarsi, di cercare la nostra vera origine, la nostra vera autenticità. Ed abbiamo tante chances che spesso passano attraverso il dolore, le esperienze non sempre felici». È lei che ha scelto la musica o è la musica che ha scelto lei? «Ho percepito l'importanza della musica sin da bambina. È stata per me un'enorme espressione, un grande regalo. Mi ha dato la possibilità di fare emergere qualsiasi lato umano che vivevo in particolari momenti. Momenti colorati, in bianco e nero. Qualsiasi sfumatura importante per la mia vita. Sono riuscita a trovare una dimensione con la musica, la mia dimensione». Rinascerebbe donna? «Non è stato importante per me, forse perché mi sono sempre sentita entrambe le situazioni. Ho conosciuto le mie due polarità, una metà di un certo tipo e una metà oscura». I suoi cambiamenti di look sono una ricerca o un vezzo? «Un modo per esprimere il mio linguaggio, il linguaggio del corpo, del pensiero, un linguaggio silenzioso che va oltre la parola, mai oltre la musica. Un qualcosa che si scatena da altre dimensioni. Il vestito serve a volte per accentuare una ricerca, un cambiamento, essere in quel momento da un'altra parte». Manifesta la sua voglia di esserci solo cantando? «Non solo cantando ma accettando tutto quello che riesco consapevolmente a fare, ciò che sono. Tutti i miei modi di essere, le mie manifestazioni». Ha un buon rapporto con il suo corpo? «Un rapporto diverso oggi, di rispetto, non di angoscia. Il mio corpo lo lascio vibrare». Ha mai voluto cambiare per un uomo? «No, se guardo il mio passato proprio no». Riesce a fare sempre quello che le piace? «Non è stato sempre possibile. Oggi sì. Oggi la mia vita è impostata su un progetto». È estrosa, vanitosa, curiosa, orgogliosa, sicura di sé? «Estrosa no, vanitosa penso di sì, curiosa tantissimo, orgogliosa lo sono stata ma sono cambiata, sicura di me in questo momento della mia vita proprio tanto».

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