LA LENNOX ARRIVA IN ITALIA

Si tratta della sua prima collezione di brani, undici, scritti a partire dal 1992, che mostrano il nuovo livello di maturità da lei raggiunto sia come cantante che come autrice. Il prossimo 19 maggio debutterà in Italia al Teatro Smeraldo di Milano e il giorno seguente all'Auditorium nella Capitale, dove il pubblico potrà ascoltare in anteprima i brani del cd. «Le canzoni - spiega l'artista - parlano di emozioni negative. Semplicemente, non c'è modo di staccarsene». E sorridendo aggiunge: «Questo disco appartiene di piu allo scaffale di libri di auto-guarigione di una libreria, che a quelli di un negozio di musica». Prodotto a quattro mani con Stephen Lipson, l'album ti conduce attraverso (1000 Beautiful things, Bitter Pill, The Hurting time...) le travagliate vicende della fine di una relazione, interpretate con una capacità e potenza vocale nelle quali chiunque abbia mai sofferto per amore si rispecchierà all'istante. «Bare» è musicalmente un cd dall'anima nera. «Si - conferma Annie - La meraviglia della musica è che trascende da ogni barriera razziale e culturale, parla a tutti. Quando ero una teenagers, mi accadde una cosa fantastica: ascoltai una musica in cui mi identificavo, ma che non aveva nulla a che fare con la mia cultura. Era la musica dei neri d'America, la musica soul. Mi toccò profondamente e per qualche ragione inspiegabile in quei versi, in quelle tonalità trovai la mia voce, il mio spazio.Il fatto che io sia bianca non ha alcuna importanza. Quanto canto, ho la sensazione di toccare una parte di me che trascende dal colore della pelle, della cultura...». Il tour di Annie Lennox, che si è aperto in Usa alla fine di marzo e che tra qualche settimana approderà nella nostra penisola, oltre a regalarci i brani di «Bare» ripercorrerà anche molti anni di carriera della vocalist. «Ascoltare una musica che ti commuove è una cosa catartica e terapeutica. A questo punto della mia vita, sento che la mia vera missione su questo pianeta potrebbe essere comunicare con le persone ad un livello profondo attraverso le mie canzoni e che, quindi, dovrei essere lì fuori a farlo. Non si tratta di intrattenimento, ma di un reale scambio di energie». L'artista, che vanta una lunga carriera non si sente assolutamente una sopravvissuta nel mondo della musica e conclude: «La mia vita non è stata facile. Sono una persona contradditoria, come lo è la vita: i due poli coesistono sempre. Sono felice di aver resistito. Perchè avrei dovuto scegliere altre strade?. Certamente nulla ti garantisce che scriverai sempre belle canzoni, ma tu non molli e continui a comporre perchè ormai sei entrato nel meccanismo della creazione».