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S'E INDIGNATO Oliviero Diliberto, segretario dei Comunisti Italiani, proprio alla vigilia della marcia per la pace.

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Diliberto ha piuttosto esternato in tema artistico. Ovvero ha bacchettato il presidente della Giunta regionale della Calabria, Chiaravallotti, perché vuole una copia dei Bronzi di Riace da far girare per il mondo, sicché quei guerrieri dalla faccia di bronzo diventino ambasciatori della punta dello Stivale. Chiaravallotti è animato dal proposito di dar lustro alla propria regione con quei reperti superstar, che però nel museo di Reggio raggranellano sparuti ammiratori. Oliviero punta il dito su quel tanto di kitsch dell'operazione. Ma la questione è un'altra. Nuoce ai belli di Riace sottoporsi al calco donde trarre acconcio doppio? Qualche esperto sostiene di sì. Del resto, quando fu l'ora di restaurarli per la seconda volta, si preferì non spostarli dal profondo sud. Allora, onorevole Diliberto, il problema è un altro. Non si tratta di forma ma di sostanza. Un po' come per la marcia della pace. (L. L.)

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