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di GABRIELE SIMONGINI ARTE e vita strettamente intrecciate in un groviglio di esperienze, passioni, ricerche creative.

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Ed è quello che documenta una coinvolgente mostra appunto intitolata «Arte in due. Coppie di artisti in Europa 1900-1945» e presentata a Torino, in Palazzo Cavour (fino all'8 giugno; catalogo Mazzotta; a cura di E. Pontiggia, L. Mattarella, T. Sparagni). Tutte le coppie presentate in mostra sono di alto livello e formate da veri artisti, al di là di ogni sterile distinzione fra uomini e donne. Tutte sono caratterizzate da rapporti coniugali o sentimentali, tranne che nel caso di Suzanne Valadon e del figlio Maurice Utrillo. Ed è curioso notare che il ruolo di Musa ispiratrice è stato in ogni coppia, di volta in volta, assunto sia dall'uomo che dalla donna, come è ben evidente nei ritratti che si sono dedicati a vicenda. Fra i rapporti più proficui per la storia dell'arte del Ventesimo secolo spiccano quelli fra Natalija Goncarova e Michail Larionov, protagonisti dell'avanguardia russa di inizio Novecento, fra Wassily Kandinsky e Gabriele Munter, paladini della via che dall'espressionismo porta alla nascita dell'astrazione, fra Robert e Sonia Delaunay, per il rapporto fra astrattismo ed arti applicate e fra Jean Arp e Sophie Taeuber-Arp. E, in ambito italiano, vanno segnalate le coppie che pittori come Felice Casorati, Mario Mafai e Mario Broglio hanno formato con artiste straniere quali , rispettivamente, Daphne Maugham, Antonietta Raphael, Edita Walterowna. È dunque una mostra in cui si parla di amore e pittura ma a farla da padroni sono alcuni capolavori: «Raggismo» (1913) di M. Larionov, «Spagnola cubista» (1915-16) di N.Goncarova, «Natura morta con tazza» (1908) di A. von Jawlensky, gli studi di S. Delaunay, «Conchiglia - nuvola» (1932) di Jean Arp, «Daphne» (1928) di F. Casorati, «Vaso blu con garofani rossi» (1950) di A. Raphael e «Demolizioni» (1936) di M. Mafai.

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