«NAPOLEONE»

I 15 anni di intenso e minuzioso lavoro riappaiono nella straordinaria mole di fonti citate, e le note collocate a fine capitolo con le questioni ancora dibattute dagli storici, ne favoriscono la consultazione. L'autore ci conduce ad una nuova visione complessiva di Napoleone, dello stratega militare, dell'uomo, della società e della sua leggenda, proponendoci un'analisi attenta della sua ascesa e soprattutto delle cause della sua caduta. L'accento è posto sul legame profondo che si stabilizza tra la borghesia e Napoleone: in tutta l'opera fa da sfondo la nuova classe dominante francese, pronta a cogliere in lui lo strumento per consolidare quel potere conquistato con la rivoluzione. Il 1808 è l'anno di svolta, l'inizio della fine, la rottura tra gli alleati di Brumaio e Bonaparte, causata dalle ripetute crisi finanziarie dovute in parte dalla rovinosa spedizione militare di Spagna, dal blocco continentale, dalla Nobiltà d'Impero. L'autore sottolinea come Napoleone avrebbe potuto di nuovo vincere nel 1815 se solo si fosse rivolto alla nazione intera, al popolo ancora disposto a seguirlo. Egli rimarrà invece legato alla rivoluzione borghese e sarà sconfitto. Tulard entra nel meccanismo della nascita del mito napoleonico, da lui per primo alimentato attraverso un'abile e costante propaganda delle sue imprese militari e delle sue riforme civili, al punto da impersonare agli occhi di tutta la Francia il ruolo di «salvatore», simbolo di benessere, stabilità e potenza. Stimolante il ritratto dell'uomo. Accanto all'audacia militare e politica, l'insigne storico ci fornisce una ricca e accurata documentazione sulla vita privata dell'Imperatore. E c'è il suo tempo, con lo «Stile Impero», il «trionfo» e l'adulazione ufficiale. «Nel ritrovare il senso dell'epopea, nel fissarsi come programma la glorificazione dell'Eroe, - scrive Tulard - il Romanticismo rispondeva all'ideale che Napoleone aveva tentato di imporre agli scrittori e agli artisti del suo tempo. Proprio dov'era fallito l'autoritarismo, riuscirà la leggenda». Intanto a Venezia prende il via, curato dall'Associazione «Amici della storia e della giustizia», il «processo» a Napoleone che invase e provocò il collasso, secondo l'accusa, della secolare Repubblica Veneziana. Jean Tulard «Napoleone» Bompiani 620 pagine 10,50 euro