LA FINE rapida della guerra in Iraq è un disastro per la sinistra italiana e internazionale, ma c'è chi ...
Parlo di Fidel Castro che ha approfittato del frastuono bellico e della distrazione conseguente per far arrestare ottanta «dissidenti», in gran parte scrittori e giornalisti. E già sono fioccate le prime condanne a partire da venti anni di carcere (per il poeta Raul Rivero) in su. In Italia pene così pesanti non sono espiate nemmeno dai pluriassassini. Che cosa hanno fatto di tanto grave i cattivi cubani in uno degli ultimi paradisi del socialismo? Il capo d'accusa, uguale per tutti, è esemplare: «Aver manifestato idee contrarie al processo rivoluzionario». Torniamo al tempo dei processi staliniani. Nella sinistra italiana qualcuno ha protestato, ma in tono incerto e leggero. Per contro ieri a Roma si svolgerà una manifestazione antiamericana: con sventolio di bandiere rosse. I carcerati cubani se ne compiaceranno (F. G.)