Liuto, latino e sagne Arpino vale un «certamen»
Nell'arco di una giornata è possibile visitare agevolmente luoghi di grande interesse, coniugando cultura e svago. Percorrendo l'autostrada Roma-Napoli fino al casello di Frosinone, lungo la circonvallazione in direzione Fiuggi, seguendo le indicazioni, si gira in direzione Veroli. Di qui a pochi chilometri l'Abbazia Cistercense di Casamari, uno degli ultimi esempi di gotico nel mezzogiorno d'Italia. Sorta, secondo la leggenda, sulle rovine della dimora di Caio Mario (casa Marii) il complesso monastico presenta una struttura architettonica di notevole pregio arricchita da un bellissimo chiostro che nasconde, scolpito in un capitello, il volto dell'Imperatore Federico II di Svevia. Degne di nota anche la Sala Capitolare e l'antica Farmacia che offre i prodotti della millenaria scienza degli speziali cistercensi. Si prosegue per Isola del Liri per un caffè ai piedi della superba cascata e di lì si sale fino ad Arpino, antica città dei Volsci, in seguito Municipio Romano. Città natale di grandi menti come Caio Mario, Cicerone, Vipsanio Agrippa (cui si deve la ricostruzione del Pantheon) e del pittore Giuseppe Cesari, detto Il Cavalier d'Arpino, è oggi sede della Fondazione intitolata allo scultore Umberto Mastroianni. E poi un'altra particolarità: Arpino è la città del liuto, al quale qui è dedicato un curioso museo. A Cicerone Arpino ha dedicato, oltre a una statua, un «certamen» di poesia latina che si celebra ogni anno a maggio e che vede presenti studiosi di tutto il mondo. Di notevole pregio l'Acropoli, in località Civitavecchia, cinta da mura ciclopiche presenti in varie altre località della Ciociaria, che conservano l'unico esempio di arco a sesto acuto esistente. Dopo una sosta per il pranzo in uno dei tanti ristoranti per gustare sagne e fagioli, specialità locale, con un rapporto qualità-prezzo più che accettabile, si può prendere la strada del ritorno. Pro Loco Arpino, 0776-848535 sito web www.comune.arpino.fr.it