Dalla cerca la sua Tosca
La prima a ottobre, nel cast Franco Califano e Max Gazzè
«Purtroppo - dice Dalla - ho dovuto a malincuore, rinunciare alla Ferilli. Però al momento del nostro debutto Sabrina avrà altri impegni». Chi sarà dunque Tosca, i produttori David Zard e Ferdinando Pinto non lo hanno ancora deciso. «Stiamo cercando dicono, facciamo provini. Abbiamo già una decina di Tosca in pol position - dice Lucio Dalla - ma non abbiamo ancora deciso». Dalla pensa alla sua corista Iskra Menarini, ma sappiamo anche che qualche giorno fa è andato a Milano al Tenda Diners della Luna del Forum di Assago per assistere al Pinocchio che la Compagnia dell'Arancia ha messo in scena per la regia di Saverio Marconi. Lucio ha assistito alla rappresentazione e la Pattitucci, interprete malata, era stata sostituita da Corinna Presi. E sappiamo che Dalla è rimasto favorevolmente colpito da questa giovane cantante. Si ripeterà ciò che nel mondo dello spettacolo è già successo innumerevoli volte? La sostituta, per puro caso e per un colpo di fortuna, avrà il ruolo di «prima donna»? Nel frattempo le parti di Spoletta e del Sagrestano saranno interpretate ambedue da Franco Califano, mentre si ignora ancora chi sarà Cavaradossi. «Non certamente io» dice Lucio, che ha scritto la musica e il libretto di questa nuova Tosca, ispirandosi ovviamente a quella di Puccini. «Io - continua Dalla - farò solo una apparizione la sera del debutto a Roma. Sarò un nano che balla, parte che nelle vera Tosca non esiste. Ma il mio sogno è sempre stato quello di ballare. Mi toglierò finalmente questa soddisfazione». Max Gazzè, farà parte del cast, ma anche in questa occasione bocche cucite, per quanto riguarda la parte che sarà sostenuta da questo cantante. Perché Tosca? Abbiamo domandato a Dalla. «Perché la storia è meravigliosa e perché Puccini è la modernità. È addirittura più moderno di tanti musicisti contemporanei. Tutta o quasi la musica europea del novecento deriva da Puccini è c'è bisogno di tornare alle radici autentiche della musica. Non bisogna poi dimenticare che Puccini, anche se morto nel 1924, era affascinato dall'allora nascente jazz e questo si sente spesso nelle sue Opere». Dopo il debutto romano la Tosca di Dalla si trasferirà a Milano e «quando la colonna sonora registrata, sarà sostituita da una orchestra che suonerà accompagnando i cantanti», dice Stefano Mazzonis sovrintendente al Teatro Comunale di Bologna, «l'Opera sarà rappresentata anche nella città natale di Lucio».