Colpi di scena e sentimenti laceranti nell'ultima fatica di Rubini
Profondo Sud pieno d'amore e stregonerie
Amori e fatture in riva al mare, nel profondo Sud. Tonino ama Maddalena, ma dovrebbe sposare Teresa, figlia di un maggiorente locale che lì dà lavoro a tutti. Quando si tira indietro, Teresa, per riaverlo, ricorre a una magia che la trasforma in Maddalena. Da qui una catena di equivoci, di inseguimenti e di colpi di scena che prima di arrivare al lieto fine ora terranno con il fiato sospeso ora susciteranno risate. Un gioco, Sergio Rubini, però, che non solo lo ha scritto e diretto ma l'ha anche interpretato, è riuscito a svolgerlo con modi anche sottili. Disegnando per un verso, in cifre quasi antropologiche ma con il gusto della caricatura, gli ambienti paesani meridionali cui l'azione si affida, e per un altro costruendo abilmente una storia d'amore ritmata da incidenti, malintesi e contrattempi. Con la possibilità, al momento di concludere, di suscitare perfino affanni e tensioni tra le due donne scambiate, i terribili parenti di Teresa pronti a punire sanguinosamente Tonino, Maddalena con l'aspetto di Teresa che arriva di corsa per garantire generosamente che tutto ormai è superato, il complice nello stratagemma delle fatture che arriva a sua volta di corsa per consentire a Tonino di capire da solo, grazie all'amore, da che parte sta la verità. Tutto molto ben dosato, ma sempre con accenti vividi, in cifre in cui l'ironia, senza contraddirvi, va di pari passo con i sentimenti, mentre dal canto suo la favola — come modi di rappresentazione e come svolgimenti narrativi — non contraddice mai il realismo di cronaca. Con uno stile, appunto, che riesce in ogni momento a fare andare di pari passo il quotidiano più immediato e una visionarietà surreale tenuta furbescamente in equilibrio fra lo scherzo e il fantastico. Le due donne rivali sono entrambe figlie d'arte perché Maddalena, con grazie gentili, è Violante Placido, figlia di Michele, e Teresa, intenta a reinterpretare una «dark lady» di paese, è Valentina Cervi, figlia del compianto Tonino. Gareggiano fra loro anche come interpreti, ma hanno entrambe meriti uguali. In mezzo, Sergio Rubini evita la macchietta per privilegiare l'autobeffa. Con vivaci colori mediterranei.