Da Alto Gradimento a Settevoci, la Rai compra video dai privati
Immediatamente dopo un gruppo di privati consegnò alle Teche una serie di registrazioni radiofoniche del programma di Boncompagni (nella foto) ed Arbore «Alto gradimento» i cui nastri, ritenuti per lungo tempo perduti, furono in seguito ritrovati. Sono solo due casi di un ampio progetto finalizzato a chiedere l'aiuto di privati per tentare di recuperare parte del materiale televisivo degli anni '50 e '60 andato perduto. Le pellicole, infatti, secondo una consuetudine che ignorava il valore dell'archivio e della memoria, e privilegiava il risparmio del materiale, venivano cancellate per un successivo utilizzo. A tali motivi è da attribuire la perdita di molti sceneggiati. Il varietà, invece, era trasmesso in diretta e, spesso, non era prevista alcuna ripresa. «Per i cinquant'anni della Televisione e gli Ottanta della Radio, nel prossimo 2004 - afferma Barbara Scaramucci, alla direzione delle Teche Rai dal 1997 - stiamo lavorando ad un vero censimento del materiale televisivo per fornire un elenco definitivo, dal 3 gennaio '54 fino ad oggi, di tutti i programmi realizzati annotando sia quelli scomparsi dall'archivio sia le trasmissioni di cui sono stati ritrovati solo dei frammenti. In quell'occasione rivolgeremo un appello ufficiale ai privati in possesso di materiale anche rudimentale su quegli specifici programmi e chiederemo loro di cederlo alla Rai per coprire carenze risalenti soprattutto al periodo immediatamente precedente la diffusione del registratore. Il recupero, anche di frammenti di pellicole, oltre che un dovere del servizio pubblico, si trasforma in un business per i canali satellitari», continua la Scaramucci che sottolinea come la maggior parte del lavoro di archiviazione delle Teche, iniziato sotto la Presidenza della Moratti a viale Mazzini, sia stato realizzato tra il '97 ed il 2000. «È commovente la risposta dei privati che, già da qualche anno, stanno offrendo alla Rai materiale proprio girato con mezzi di fortuna, tra cui una consistente serie di video musicali degli anni '60, filmati dai vecchi jou box. In questo modo sono state recuperati video di Mina, Celentano e Giorgio Gaber», interviene Pippo Baudo (nella foto). Che svela: «Io stesso ho recuperato e ceduto alle Teche i video delle cinque canzoni, firmate da Bruno Bozzetto, che costituivano la sigla di "Settevoci", programma con il quale esordii in Rai nel '64 e del quale, attualmente, l'azienda non possiede più neppure un fotogramma». «In occasione del Callas day, sei anni fa, fummo costretti ad acquistare in Francia, fortunatamente a prezzo irrisorio, la prima, rarissima esibizione dell'artista in Eurovisione. La Rai ne possedeva i diritti ma il materiale era deteriorato», svela Cesare Pontini che, per le Teche, si occupa proprio di diritti di immagine e trasmissione. Il funzionario, memoria storica dell'archivio televisivo pubblico, è lui stesso in possesso di materiale introvabile come una intervista di quattro ore a Solgenitsin e la registrazione della lunga confessione di un prigioniero di un gulag, che cederà alle Teche, appena andrà in pensione. «Recentemente stiamo analizzando il materiale risalente ai primi anni '60 e di notevole interesse, di un regista italiano che ha espresso la volontà di cederlo», dice la Scaramucci. Il contatto con i privati si è incentivato grazie al dilagare dell'amarcord. La Scaramucci svela come avviene praticamente: «Ci telefonano ma siamo noi a recarci presso di loro e visionare quanto proposto. Siamo interessati soprattutto a materiale non professionale». «La speranza è di rintracciare filmati realizzati con il "vidigrafo", rudimentale strumento col quale si riproducevano le commedie recitate in diretta televisiva», afferma