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I DATI DELL'AUDITEL

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Bruno Vespa, con in studio esponenti del governo e dell'opposizione, ha suscitato l'interesse di 6.041.000 persone sintonizzate su Raiuno fino alle 23,20, quando si è conclusa la prima parte del programma che è, successivamente, proseguito, in seconda serata, dopo il Tg1. Il risultato d'audience ha consentito a Canale 5 di rappresentare, in una giornata televisiva dominata dall'informazione sulla guerra, l'alternativa ai palinsesti della prima rete. L'interesse legato al «Porta a porta» in prima serata è stato affievolito dal pomeriggio televisivo occupato da «La vita in diretta» trasformatasi in un osservatorio sulla guerra con aggiornamenti continui, edizioni straordinarie del Tg1, ospiti in studio e collegamenti con tutti gli inviati Rai nelle zone del conflitto. In contemporanea sulla seconda rete, anche «L'Italia sul due», ha trasformato la conduttrice Monica Leofreddi, in moderatrice di dibattiti, non sempre sereni, sulla guerra. Ma lo stravolgimento dei palinsesti, e la percezione della guerra, apparsa dal video, soprattutto al pubblico più giovane, troppo monopolizzante, ha spinto questo specifico target di spettatori a scegliere, giovedì sera, «Il Grande Fratello». Lasciando a Bruno Vespa una platea televisiva più anziana e maggiormente interessata al conflitto, perché, anagraficamente più vicina al dramma delle ultime guerre del secolo scorso. "Eppure", riferiscono a Canale 5, "la messa in onda de "Il Grande Fratello" è stata incerta fino all'ultimo istante". "Alla fine di una lunga e sofferta discussione ", svela la conduttrice Barbara D'Urso, "abbiamo concordato che, nell'ottica di una rete commerciale, lo show doveva continuare, ma gli abbiamo conferito un approccio più sobrio e contenuto. Sono state, così, eliminate le prove settimanali consistenti in una serie di balli svelti come la lap dance».

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