Alina una bambina come tante
Io sono sicuro che se Alina non avesse avuto un clamoroso successo, il cosiddetto "scandalo" non sarebbe mai nato come non nacque, nel 1987 per la partecipazione al 37° Festival della Canzone Italiana di Enrico Cifiello, 13 anni, che passò completamente inosservato. Io credo che Don Di Noto che ha parlato di «indegna e diseducativa» presenza di una bambina di dodici anni al Festival, debba dedicarsi con più impegno ai problemi della pedofilia che, questi sì sono gravissimi. Antonio Marziale e Maria Rita Munizzi li invito invece a proteggere i bambini, a volte senza padre e madre o altri sfruttati dagli stessi genitori che chiedono l'elemosina ad ogni angolo di strade in tutta Italia. Se vogliono proprio occuparsi di bambini in televisione, lo facciano con quelli di 6, 7 o 8 anni che sono protagonisti di molte fiction con soggetti scabrosi o di quelli della stessa età che partecipano a spot pubblicitari di prodotti a volte davvero diseducativi, dedicati all'infanzia. A Sanremo di quest'anno c'era il sindaco di Scasazza, Alex Polidori, di anni 7, di cui non si è assolutamente occupato nessuno. Alina è un talento naturale, un'artista eccezionale. Renzo Arbore che l'ha ascoltata dal vivo in uno studio di registrazione mi ha detto che canta come le grandi cantanti di colore americane. Pippo Baudo ha affermato che Alina ha una voce straordinaria, interpreta i brani di Whitney Houston sulle basi originali della star americana ed ha un'estensione vocale superiore a quella di molti cantanti lirici. Alina è un fenomeno e i fenomeni non hanno età. Nadia Elena Comaneci, ginnasta rumena, a 9 anni girava il mondo e volteggiava pericolosamente sulle parallele. A 13 anni Ayrton Senna raggiungeva velocità pazzesche, (fino a 180 km orari), a bordo dei gokart da competizione. Nikka Costa partecipò al Festival di Sanremo come cantante a 9 anni diretta dal padre Don Costa e con lo stesso effettuò tournee in tutto il mondo. Shirley Temple a 8 anni era una star di Holliwood famosa in tutto il globo. Io credo fermamente che l'età non può e non deve essere un vincolo per i fenomeni e senza dubbio Alina lo è. Con questo non voglio difendere o condividere quell'assurdo servizio televisivo con l'intervista del produttore dell'artista Alfonso Bettini. So bene però come a volte certi scoop vengano montati ad arte da certi giornalisti che sono maestri per far saltare i nervi a chiunque. Alina a quanto si sa è una brava studentessa di seconda media, vive come una bambina normale, protetta amorevolmente dall'affetto e dall'amore del padre e della madre che non la lasciano sola un momento. Mi domando quindi per quale ragione sia scoppiato tutto questo scandalo che scandalo non è. Di Alina ha parlato persino il ministro delle Telecomunicazioni Maurizio Gasparri che al contrario di don Di Noto, Antonio Marziale e Maria Rita Munizzi, ha dichiarato che per evitare polemiche è stato un bene non far partecipare la bambina a Domenica In, ma anche affermato che «bambini che cantano e recitano ci sono sempre stati». A chi è servito questo scandalo? Sicuramente a don Fortunato Di Noto, ad Antonio Marziale ed a Maria Rita Munizzi che io e la maggior parte degli italiani non conoscevamo e che oggi, grazie ad Alina, hanno raggiunto una certa notorietà. Per partecipare a Sanremo, Alina è stata selezionata dalla commissione esaminatrice del Festival in una lista di 44 cantanti. La stessa commissione, dopo un'audizione alla Rai, ha inserito Alina in una rosa di 22 cantanti, che le ha dato diritto di partecipare al programma televisivo «Destinazione Sanremo». Ha superato tre giurie popolari e tre di es