Concorrenti senza saperlo
Sarà Italia Uno a realizzare un nuovo esperimento trasformando in "reality quiz" il genere più antico della Tv, legato ai severi canoni introdotti dal «Lascia o raddoppia?» di Mike Bongiorno. Il prossimo 29 marzo, la più giovane rete Mediaset manda, infatti, in onda, nel pomeriggio, alle 16.40, «Oblivious». La parola inglese che dà il nome al nuovo gioco significa inconsapevole. Si riferisce alla particolare e curiosa situazione di iniziale e totale inconsapevolezza in cui verranno a trovarsi i concorrenti del programma condotto dai membri della Premiata Ditta e basato su una formula che coniuga la candid camera al quiz. I quattro componenti del gruppo, Pino Insegno, Roberto Ciufoli, Francesca Draghetti e Tiziana Foschi, mostreranno, in ognuna delle undici puntate previste una serie di candid camera nelle quali, opportunamente travestiti, per non essere riconosciuti, avvicinano persone comuni, nelle strade, nelle piazze, nei negozi, chiedendo loro di rispondere a cinque domande sui più vari argomenti. Gli ignari concorrenti vincono venti euro per ogni risposta esatta fornita ma solo alla fine vengono informati del "candid quiz" di cui sono stati protagonisti ricevendo materialmente ed in contanti, la somma vinta. Non solo: la Premiata Ditta fornirà ai personaggi più simpatici e televisivamente validi, la possibilità di trasformarsi, a loro volta, in conduttori, con il compito di avvicinare gente comune a cui rivolgere ulteriori domande. Se gli improvvisati ed imprevedibili presentatori riusciranno ad ottenere dalla nuova vittima del gioco una risposta esatta, guadagneranno cento euro, mentre l'inconsapevole concorrente continuerà a percepire, per ogni giusta risposta, i consueti venti euro. Il tetto massimo del montepremi, per l'improvvisato conduttore è fissato in cinquecento euro. Anche i frettolosi passanti avranno la possibilità di essere fermati dalla Premiata Ditta. Basterà rispondere esattamente ad una sola semplice domanda per vincere immediatamente dieci euro. «Oblivious» rappresenta, per il quiz, il crollo della sacralità delle formule legate a notai, cabine, risposte esatte, secondi a disposizione scanditi dall'inflessibile cronometro. Dopo l'excursus del genere, passato dalla primitiva velocità imposta da Mike Bongiorno alla dilatazione del tempo proposta da Amadeus, in «Quiz show», adesso il quiz si trasferisce in strada. E va incontro alla gente. Trasformandosi in un gioco immediato per la cui partecipazione non è necessario studiare e prepararsi. Mentre Italia Uno intravede nell'idea la possibilità di scavalcare le consuete frontiere del quiz, la formula proposta dal nuovo programma diverte molto Alberto Castagna. Il conduttore prima di «Stranamore» ha gestito, su Canale 5, giochi come «Sarà vero?» e «Casa Castagna». In quest'ultimo, sette anni fa, fu toccato il record di vincita di un quiz in una sola puntata, più di 300 milioni di vecchie lire. «Siamo di fronte all'antiquiz», afferma Castagna. «I telespettatori, abituati a tutto un insieme di ritualità, si troveranno di fronte ad una carica esplosiva accesa sotto alla tradizionalità del genere. L'idea mi diverte, bisogna vedere come viene realizzata. Magari potremmo trovarci di fronte ad una sorta di "Indietro tutta" aggiornata ed adattata alle giovani generazioni», conclude Castagna.