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SCOMPARSO A 86 ANNI

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Si è spento negli Stati Uniti a Gloucester, nel Massachussets. È stato uno dei nomi più importanti della scuola socioanalitica, tra i maggiori teorici nel campo delle analisi sull'organizzazione del lavoro e la creatività, occupandosi anche di direzione aziendale (fondamentali i suoi studi sui manager negli anni Cinquanta) e sui «difetti» della burocrazia. Fu Eliott Jaques a introdurre il termine «crisi di mezza età» nel 1965 in occasione di una pubblicazione scientifica sullo sviluppo della creatività nei geni. Esaminando la carriera di un gruppo di importanti musicisti e artisti, Jaques sostenne che c'era una caduta o addirittura un declino di produttività intorno ai 35 anni. Autore di più di venti libri, tra i titoli tradotti in italiano figurano: «Autorità e partecipazione nell'azienda» (Franco Angeli editore), «Lavoro, creatività e giustizia sociale» (Bollati Boringhieri), «Nuovi orizzonti per la direzione aziendale» (Isper), «L'organizzazione indispensabile» (Guerini associati), «Teoria generale della burocrazia» (Mondadori). fu uno dei dirigenti di spicco del Tavistock Institute Human Relations di Londra, uno dei maggiori centri internazionali si ricerca ai problemi legati al mutamento e allo sviluppo delle organizzazioni e dei gruppi di lavoro. È stato negli anni Sessanta il fondatore del dipartimento di scienze sociali alla Brunel University di Londra.

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