Una città sulle onde del futuro
Purtroppo, col passare del tempo, scelte politiche ed economiche infelici hanno costretto Genova a fasi di declino. Ma la «Superba» si è sempre preparata con grande scrupolo agli appuntamenti importanti. Così ha fatto per le Colombiane, le manifestazioni in onore dei 500 anni della scoperta dell'America, che hanno rappresentato la svolta per Genova. Lo stesso impegno Genova lo ha riservato nella preparazione del G8, facendo risplendere il Palazzo Ducale, antica sede del potere della Repubblica genovese e residenza dei dogi fin dal XIV secolo, e regalando alla città mostre straordinarie. Un G8 che, purtroppo, viene ricordato invece solo per le violenze. Grazie a questi sapienti restauri, ma anche ai numerosi altri in programma, Genova si prepara a giocare una nuova importante carta, quella di Capitale europea della cultura, titolo del quale è stata insignita insieme alla francese Lille per il 2004. La manifestazione ha ottenuto il patronato del presidente della Repubblica, Ciampi. Vista atterrando all'aeroporto «Cristoforo Colombo», Genova sembra un gigante che si stiracchia lungo il mare. Ma è dal Bigo, l'ascensore panoramico ideato da Renzo Piano, che si riescono ad osservare meglio le bellezze della storia millenaria dell'antica Repubblica marinara. A 40 metri d'altezza, mentre si sale lentamente, lo sguardo spazia a 360 gradi, supera la Lanterna e raggiunge i Forti, sulle alture, per poi posarsi sui bellissimi affreschi di Palazzo San Giorgio. Ma, al di là della suggestione del paesaggio, per gustare il vero sapore di Genova è fondamentale una passeggiata fra velieri e locali alla moda nel risorto Porto Vecchio, dove si trova l'Acquario, perdendosi poi nei carruggi. Nel centro storico più grande d'Europa si trovano le trattorie della vecchia Zena, i forni profumati di focaccia e farinata, le friggitorie di panissa, da gustare con un bicchiere di vino Nostralino. Genova Capitale europea della cultura 2004 scommette su tutte queste sue anime, sull'arte straordinaria, sul suo passato marinaresco, ma anche sulla volontà di essere sempre più una città all'avanguardia. Da questo filo conduttore, come è stato sottolineato ieri alla presentazione della kermesse a Palazzo Ducale, si dipanano tre percorsi tematici, ognuno dei quali è un ricco contenitore di iniziative, compresa la creazione di nuovi poli museali, grazie a interventi strutturali che ammontano a 190 milioni di euro: Genova città d'arte, Genova capitale del mare, Genova città contemporanea. «L'età di Rubens, dimore, committenti e collezionisti genovesi» è la principale mostra del primo percorso tematico. L'esposizione, a Palazzo Ducale, illustrerà il tema del collezionismo nel mecenatismo artistico, che ha caratterizzato la cultura genovese in età moderna. Il progetto Mostra, parole e immagini futuriste della collezione Wolfson illustra poi le principali linee di ricerca del movimento futurista in campo letterario, pittorico, grafico e delle arti decorative. In questo ambito sarà creato il polo museale antico, che consite nel recupero di alcune ville storiche del Ponente e del Levante e la trasformazione di antichi palazzi genovesi in sedi universitarie. Il nuovo polo museale antico si snoderà lungo via Garibaldi, trasformata in strada-museo con gli edifici storici di Palazzo Rosso, Palazzo Bianco, Palazzo Tursi. Per Genova capitale del mare la manifestazione clou sarà «Transatlantici», insieme alla creazione del Museo del mare e della navigazione. Poiché la Liguria ha da sempre fondato gran parte della sua economia sui vari aspetti legati alla navigazione, sia in quanto sede di importanti cantieri navali, sia come punto di imbarco per molte rotte di collegamento con il Mediterraneo e le Americhe, nella manifestazione sulle «città galleggianti» saranno ripercosi i viaggi in nave del Novecento. Saranno esposti rari esempi di manifesti cromolitografici di fine Ottocento, che promuovevano gli avventurosi viaggi dei piroscafi in navigazione sulle rotte per New York, Buen