Ricci: «La Tv non fa cultura»

Perchè, dunque, questa scelta? «Striscia si è sempre occupata di ambiente - risponde Ricci - denunciando i casi di abusivismo selvaggio e di distruzione del territorio. È quindi giusto sostenere anche la "Giornata FAI". Inoltre fa parte della mia sensibilità. Sono laureato in Lettere con specializzazione storico-artistica». E che ne pensa del FAI? «A dir la verità all'inizio ho aderito perchè pensavo che fosse la Federazione Anarchica Italiana. Comunque, a parte gli scherzi, anche i miei figli amano moltissimo visitare le bellezze artistiche ed architettoniche del nostro paese. Per loro il FAI è molto meglio di Eurodisney. Se ne stanno accorgendo anche i politici: il ministro Alemanno, ad esempio, da quello che dice sembra quasi un no-global». Quale è il ruolo della televisione per la salvaguardia dei nostri beni culturali? «La televisione non è in grado di insegnare niente, può solo far vedere che una cosa è importante. E il FAI merita questa attenzione. È impossibile fare cultura con la Tv, questo compito spetta alla scuola. La televisione può solo pubblicizzare qualcosa ma nessuno può impedire scempi e distruzioni se non si è diffusa una forte consapevolezza culturale». Gab. Sim.