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«E ora la Divina Commedia per ragazzi»

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Ma la Ferrero, fisioterapista con il pallino della scrittura che ora sta lavorando ad una versione per ragazzi della «Divina Commedia», continua a portare avanti la sua attività di scrittrice, dimostrando ardore e tenacia. Signora Ferrero, come è nata la passione per la scrittura? «Probabilmente è una passione di famiglia. A casa nostra scriviamo un po' tutti. Io ho sempre scritto sentendolo un fatto spontaneo. Così sono nate le storie, i racconti che ho pubblicato, come "racconti autobiografici" e la vittoria con "Mongioia", un'altra vicenda immersa nella realtà». A proposito di Mongioia. Di cosa tratta? «È la storia di una gita organizzata da una comunità di volontari che assistono dei ragazzi con problemi psichici, un'occasione per sottolineare e comprendere l'importanza del concetto di solidarietà». Che genere di storie preferisce raccontare? «Io sono sempre stata attratta dalla realtà, forse anche a causa del lavoro che svolgo. Non mi piacciono le storie troppo di evasione, del genere new age. Preferisco il linguaggio parlato, perché riporta ad un intenso vissuto». D. D. M.

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