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«Superfavorita? Ho vinto perché ci credevo»

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Il giorno dopo l'incoronazione a regina del Festival, Alexia (cognome Aquilani), confessa sinceramente di essere venuta al Festival per vincere. «Sì - puntualizza - Ci speravo davvero, ci ho creduto fin dall'inizio». Il giorno dopo la vittoria ha un solo pensiero: dedicare la vittoria al padre recentemente scomparso che era stato il primo a credere nelle sue capacità incoraggiandola fin da quando era bambina. E a chi le fa notare che è sempre stata la superfavorita della vigilia, nelle indiscrezioni del Totofestival, fa notare: «A me piace rischiare nella vita e nella carriera artistica. Ho voluto portare a Sanremo un brano differente dal passato, per far conoscere un'altra faccia della mia professionalità. Potevo anche non essere compresa. Ma mi sono resa conto di essere sulla strada giusta la sera in cui ho cantato per la prima volta all'Ariston. Mi sono detta che tutti gli sforzi fatti e lo studio matto e disperatissimo profuso per approntare "Per dire no" avrebbero avuto un riscontro positivo». E adesso? «Adesso inizia per me una fase nuova della mia carriera. Sanremo è soltanto un tassello certamente importantissimo ma devo andare avanti. Comincia una fase più impegnata ed artisticamente convincente. Senza però dimenticare che io al Festival di Sanremo devo proprio tutto». L'anno scorso infatti Alexia si era classificata al secondo posto con il brano «Dimmi come». A chi le chiede cosa ricorderà di Sanremo 2003 risponde: «Soprattutto l'emozione, ma anche la qualità delle canzoni dei miei colleghi che rendono ancora più significativa la mia vittoria. Ma non potrò neppure dimenticare la goliardica presa in giro della mia statura fatta da Luciana Littizzetto la prima sera durante la sua esibizione. Mi sono sentita davvero gratificata soprattutto vedendo come i miei parenti ed i genitori ridevano dinanzi alle parole della Littizzetto».

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