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Patrimonio dell'Unesco anche i palazzi del potere

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Dal Quirinale (Presidenza della Repubblica) alla Consulta (Corte Costituzionale), da palazzo Chigi (Presidenza del Consiglio dei ministri) a Montecitorio (Camera dei Deputati) e a palazzo Madama (Senato della Repubblica), infatti, sono tutti ubicati al'interno del grande centro storico di Roma, la porzione della Città Eterna racchiusa all'interno delle Mura Aureliane che l'Unesco ha «assegnato» al patrimonio mondiale. Ecco cosa contengono questi scrigni, ricchi d'arte oltre che di storia. Il Quirinale (foto) deve il suo nome al culto del dio Quirino. L'edificio ha avuto più «vite» a partire dalla «vigna» di fine Quattrocento della famiglia Carafa che nel 1550 fu affittata al cardinale Ippolito d'Este. Nel 1572, papa Gregorio XIII vi trasferì la sua residenza estiva. Sotto Sisto V, Domenico Fontana realizza le ali sul piazzale e sulla via del Quirinale. Nel 1615, Carlo Maderno disegna il portone principale con le statue di San Pietro e San Paolo. Nel 1638 è la volta di Gian Lorenzo Bernini a progettare la Loggia delle Benedizioni sopra il portale raffigurante la «Madonna con il Bambino». La «manica lunga» dell'edificio è invece opera di Ferdinando Fuga nel 1732, autore anche della Coffee House nei giardini. Nel 1811, il palazzo cessa di essere residenza papale, per passare all'imperatore Napoleone: ma il suo soggiorno romano non ci fu. Nel 1871 il palazzo è residenza dei re di casa Savoia. Dal 1948, caduta la monarchia, è la sede del presidente del presidente della Repubblica. Montecitorio deve invece il nome al Monte Citatorio con la colonna Antonina, dedicata all'imperatore Antonino Pio, alla cui base si appendevano i bandi e le citazioni giudiziarie. Il primo palazzo è del 1571, costruito per il cardinale Niccolò Gaddi. A incaricare Gian Lorenzo Bernini di progettare il nuovo edificio fu papa Innocenzo X. Ma i lavori furono interrotti nel 1655 per mancanza di fondi. Circa 40 anni dopo, furono ripresi da papa Innocenzo XII che acquistò il palazzo per destinarlo a sede dei Tribunali pontifici: l'architetto Carlo Fontana aggiunse il triplice ingresso, il campanile a vela e il cortile porticato, poi demolito quando nel 1870 l'edificio divenne sede della Camera dei Deputati del Regno d'Italia. Palazzo Madama sorge sull'area delle antiche Terme di Nerone e deve il suo nome a madama Margherita d'Austria, figlia naturale dell'imperatore Carlo V, che lo abitò dal 1538 al 1580. In precedenza il palazzo fu del cardinale Giovanni dè Medici futuro papa Leone X, che su progetto di Giuliano da Sangallo lo trasformò in ricca residenza.. Palazzo Chigi si deve a Carlo Maderno che ebbe l'idea di unire al corpo di fabbrica originario altre costruzioni all'angolo della piazza, per realizzare un unico edificio nel 1630 per il cardinale giovan Battista Deti, cugino degli Aldobrandini. Nel 1659, il palazzo fu acquistato da Mario Chigi, fratello di papa Alessandro VII, che ordinò nuovi lavori di ampliamento a Felice Della Greca, autore anche del cortile porticato e del Salone del Consiglio. E la Consulta? Nell'area delle antiche Terme di Costantino, sul colle del Quirinale, il cardinale Ferrero fece costruire nel '500 l'edificio che papa Sisto V pose a sede del Tribunale Ecclesiastico della Sacra Consulta, istituita da Paolo IV per dirimere le questioni legate al potere temporale dello Stato pontificio. Paolo V lo ampliò ma Clemente XII nel 1732 lo fece demolire per costruire il nuovo edificio, realizzato dal Fuga, con i proventi del gioco del lotto.

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