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Spostamenti liberi nella propria regione. Ecco le nuove misure dal 18 maggio

fase 2 coronavirus

Il premier prepara il dpcm che conterrà le novità sull'allentamento delle restrizioni. Si potrà vedere gli amici ma niente riunioni in casa

Dario Martini
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Stop autocertificazione quando ci si sposta nel territorio della propria regione di residenza. Il documento che ci ha accompagnato in questi due mesi di lockdown potrebbe rimanere in uso solo per chi si sposta da una regione all'altra, e solo per motivi di salute, comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza o situazione di necessità. Perché sugli spostamenti da una Regione all'altra resterà fermo il divieto. È questa, a quanto apprende l'Adnkronos, una delle ipotesi sulle quali ragiona il governo, in vista della nuova deadline di lunedì prossimo, 18 maggio. L'addio all'autocertificazione quando ci si muove nella propria Regione dovrebbe arrivare nel Dpcm che il premier Giuseppe Conte punta a chiudere già domani, o al più tardi nella giornata di sabato. Per spostarsi da una Regione all'altra, dunque, resterà valido l'uso dell'autocertificazione. Perché i confini regionali, questa è una delle poche certezze, non riapriranno a partire da lunedì prossimo. Il governo studia un meccanismo per consentire -più avanti, probabilmente solo a partire dal mese di giugno- gli spostamenti tra Regioni limitrofe ma solo se accomunate dallo stesso grado di rischio contagio, che naturalmente dovrà essere basso per consentire movimenti da una Regione all'altra. Inoltre, si potrà andare a trovare gli amici ma con l'avvertenza di non fare riunioni nelle abitazioni per evitare assembramenti.

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