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Silvia Romano, minacce e insulti sui social. La procura apre un'inchiesta

Giada Oricchio
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"Amica dei terroristi". "Sporca musulmana". "impiccati". I commenti di odio social contro Silvia Romano, apparsi da sabato pomeriggio su diverse pagine Facebook dopo la liberazione della 25enne cooperante milanese, sono una galleria dell'orrore. E adesso sul caso indaga la Procura di Milano che ha aperto un'inchiesta per minacce aggravate. Per approfondire leggi anche: Ornella Vanoni, la domanda fa esplodere i social: "Perché l'hanno liberata?" Centinaia di migliaia di commenti sessisti, volgari, minacciosi, violenti hanno travolto la gioia per il ritorno in patria di Silvia Romano rapita nel novembre 2018. Per gli insulti sui social, il responsabile dell'antiterrorismo milanese Albero Nobili ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando il reato di minacce aggravate e si sta valutando se assegnare alla giovane una scorta. Silvia Romano, che secondo il medico di famiglia sta bene fisicamente e psicologicamente, è stata vittima di una shitstorm senza precedenti, da Twitter a Instagram (dove gli haters hanno offeso la Silvia Romano sbagliata, nda) passando per Facebook: “Che bello, abbiamo pagato un succoso riscatto per l'amichetta dei negri”, “Vada a fare volontariato nelle periferie italiane e non rompa più i co**ioni”, “pagato riscatto per l'ennesima cerebrolesa votata ad emancipare beduini”, “Ha fregato tutti, ha fatto una manna di soldi e mo lei se ne torna lì a fare la bella vita coi soldi nostri”, “Adesso la famiglia rimborsi il riscatto”, “A morte”, “Difende i suoi carcerieri, ha la sindrome di Stoccolma, va curata”, “Come fa a non essere incinta? E' una giovenca”, “E noi cretini le abbiamo pagato le vacanze”, “Il negozio di pompe attende la titolare in Africa”, “Ma siete sicuri che volesse essere liberata? Lo ha chiesto lei. Dovevate lasciarla dov'era ed evitare di finanziare un attacco terroristico”, “La sua vita vale più di quella delle vittime che farà Al Shabaab con i soldi del riscatto?”, “Silvia Romano in galera! Altro che protezione, deve andare in galera sta filo terrorista”, “Impiccatela”, “Insultata? Veramente è lei che ha insultato noi con quello straccio verde”, “Smania di altruismo”, “Che bravata, se l'è cercata”, “Lo stato non paghi le vacanze alle sciacquette”, “Lo stato non ha i soldi per i lavoratori, ma per queste qui li trova. Vergogna”. Sull'edicola del quartiere milanese dove vive è comparso anche un volantino immediatamente rimosso dall'edicolante quando se n'è accorto: “Tanti di noi, stufi di dover pagare i riscatti, specie di questi tempi. Salvare una vita, meritevole, per metterne a rischio molte altre? Stanchi di subire le ingerenze politiche delle Ong. Buonismo, perbenismo e politicamente corretto non equivalgono a solidarietà”. Per fortuna ci sono anche tantissimi messaggi di solidarietà per la cooperante.    

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