Poliziotto morto a Napoli, "L'abbraccio della moglie è da brividi. Ma cambierà qualcosa?"
"Poliziotto ucciso a Napoli, l'abbraccio della moglie di Pasquale Apicella è da brividi, e domani? Cambierà qualcosa? Viene da chiederselo vedendo una scena del genere, come anche chiedersi se sia giusto che chi ti vuole bene debba soffrire così". I colleghi di Pasquale Apicella, si interrogano, il giorno dopo il funerale a Napoli dell'agente morto nello scontro della volante con l'auto dei rapinatori: aveva 37 anni e due figli, ed era padre di un bambino di 6 anni e una bimba di 3 mesi. Il presidente di Italia Celere Andrea Cecchini, si chiede, a nome dei colleghi poliziotti, cosa succederà quando i riflettori sulla tragedia saranno spenti e nessuno si ricorderà della foto dello straziante abbraccio della giovane vedova alla bara, avvolta nel Tricolore. "Una moglie innamorata che abbraccia piangendo la bara del marito ti distrugge dentro e ti lascia un segno eterno, e un vuoto incolmabile, certo che non puoi farci nulla - scrive Cecchini - ma dopo? Vi chiedo solo di non ricordarvi di noi solo quando ci vedete morire e quando vedete i nostri cari piangere. Di belle parole è pieno il mondo, fate che non restino solo chiacchiere. Lacrime versate per una società che non ci conosce davvero. E che troppo facilmente ci fa passare da Eroi a mostri. Ma noi non ci sentiamo eroi, ma solo servitori di uno Stato che ha bisogno di noi. Servitori di gente che mentre la salvi, a volte ti umilia. Ma noi sempre lì saremo, a correre a cento all'ora per salvare o fermare qualcuno che non conosciamo, perché siamo questo - conclude il presidente di Italia Celere -, lì ad onorare sempre la nostra Divisa pur immolandoci". Nella chiesa evangelica di via Scippa, ieri mattina, insieme ai parenti di Apicella, presenti il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, il capo della Polizia, Franco Gabrielli, il questore di Napoli, Alessadro Giuliano, il prefetto di Napoli, Marco Valentini, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.