Ecco la maturità 2020. Esame, crediti e voti: le indicazioni del Ministero
Tre testi: uno per la valutazione di fine anno degli studenti e per il recupero degli apprendimenti, uno per gli Esami del primo ciclo, uno per gli Esami del secondo ciclo. Sono pronte le Ordinanze con le indicazioni per lo svolgimento degli Esami di Stato e la valutazione finale degli allievi. I provvedimenti del Ministero dell'Istruzione tengono conto di quanto previsto dal decreto scuola e dell'emergenza Covid-19. Gli atti, presentati alle Organizzazioni Sindacali, sono stati inviati ieri al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il necessario parere prima della loro pubblicazione. Partiamo dalla valutazione finale: avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi in una o più discipline. Ma non sarà ‘6 politico'. Resta ferma la possibilità di non ammettere all'anno successivo ragazzi con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico. Per quanto riguarda gli esami del primo ciclo, invece, gli allievi i saranno valutati attraverso lo scrutinio finale, che terrà anche conto anche di un elaborato da consegnare prima del termine delle lezioni. Argomento concordato con i docenti, valorizzando il percorso fatto da ciascuno. Sarà presentato oralmente, in modalità telematica, davanti al Consiglio di classe, prima dello scrutinio finale e sarà valutato sulla base dell'originalità e della chiarezza espositiva. Gli esami del secondo ciclo, infine, avranno inizio il 17 giugno alle ore 8.30. Previsto, per quest'anno - come già anticipato - il solo colloquio orale. Per dare il giusto peso al percorso scolastico, il credito del triennio finale è stato aumentato: potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell'emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta, dunque, 100/100. Si potrà ottenere la lode, come ogni anno. L'anno in corso avrà un peso fino a 22 crediti. “La prova orale si svolgerà in presenza (a meno che le condizioni epidemiologiche non lo consentano e con specifiche deroghe per casi particolari) davanti a una commissione composta da 6 membri interni e un presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso di studio”, ribadisce il Miur. Ciascun candidato discuterà, in apertura di colloquio, un elaborato concernente le discipline di indirizzo, trattando un tema concordato che sarà assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente entro il 1° giugno. Prevista, poi, la discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell'ambito dell'insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno. Il candidato analizzerà, a seguire, un materiale assegnato dalla commissione sempre coerente con il percorso fatto. Saranno, non da ultimo, esposte le esperienze svolte nell'ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento e saranno accertate le conoscenze relative a “Cittadinanza e Costituzione” secondo quanto effettivamente svolto dalla classe.