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Tutti in stazione: è iniziato il nuovo esodo verso il Sud

Katia Perrini
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In guanti e mascherina questa mattina è iniziato il nuovo esodo verso il Sud. Chi era rimasto bloccato, infatti, da oggi sale sul treno e torna a casa. Le stazioni del Nord dalle prime ore della giornata si sono affollate e i controlli sono serrati. Sui vagoni comunque si sale con prenotazione e i treni non si possono riempire per più del 50 per cento dei posti. Da Milano e da Roma tanti, soprattutto giovani, con valigia al seguito si sono presentati ai gate di entrate delle stazioni per poter rientrare. La Fase Due dell'emergenza sanitaria Covid 19, è ufficialmente iniziata. Chi torna al Sud dovrà sottoporsi a una quarantena. «La mobilità fra regioni non è consentita, poi ovviamente vi è qualche aspetto delle ordinanze nazionali che ho valutato leopardiano, diciamo molto poetico. Questo ritorno agli affetti stabili è veramente una cosa leopardiana», ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. «Per quel che ci riguarda - ha spiegato De Luca - faremo un lavoro di prevenzione, abbiamo organizzato un lavoro di controllo nelle stazioni, ai caselli autostradali, faremo 10mila kit rapidi. Non possiamo consentirci di avere l'arrivo nella nostra regione di decine di persone che hanno un contagio, perché questo ci farebbe davvero ricominciare da capo». De Luca ha ricordato che «oggi partono due treni a lunga percorrenza da Torino, forse una situazione più delicata che da Milano. Dovremo fare un lavoro molto attento e mi auguro che nessuno tiri fuori stupidaggini sul rapporto Nord-Sud, che non c'entra niente. Qui stiamo parlando solo di un lavoro di prevenzione». Il rientro in Calabria di chi in questi mesi ha vissuto fuori preoccupa «moltissimo, io ho fatto una piattaforma dove ho chiesto di pre registrarsi, dicendo alle persone di inserire anche quando sarebbero arrivate e dove andavano a vivere, per il momento ho oltre 3mila iscrizioni». Lo ha affermato la governatrice della Calabria, Jole Santelli. «Abbiamo previsto dei posti di controllo - ha aggiunto -, sia di polizia che di controllo medico, nelle stazioni, negli aeroporti e per strada, ma siccome siamo regioni che abbiamo avuto i contagi solo di ritorno, io rammento che avevo chiesto al governo di assumere delle decisioni e delle misure in partenza, perché ancora una volta ci ritroviamo a gestirle noi». Infine, a proposito dell'obbligo di indossare le mascherine in Calabria, ha concluso: «Io non ho messo l'obbligo semplicemente perché penso che se lo faccio poi devo essere in grado di dare gratuitamente le mascherine a tutti».  E il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: «Tutte le persone fisiche che sono rientrate in Puglia da altre regioni, per soggiornare continuativamente nel proprio domicilio abitazione o residenza hanno l'obbligo di comunicarlo immediatamente compilando il modulo sul portale della Regione Puglia o al proprio medico o all'operatore di sanità pubblica e devono restare in isolamento fiduciario per 14 giorni. Non possono avere contatti sociali, non si possono spostare né viaggiare. Devono essere sempre raggiungibili e, nel caso di comparsa di sintomi, devono avvertire immediatamente il proprio medico o l'operatore di sanità pubblica». Sono stati coinvolti i porti di Bari e Brindisi (Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale) gli aeroporti di Bari e Brindisi (Aeroporti di Puglia) le stazioni ferroviarie di Foggia, Barletta, Bari, Brindisi e Lecce (Rfi e Trenitalia) gli hub bus delle imprese Marino, Miccolis, Sita, Ferrovie del Gargano, Flixbus, erogatrici di servizi automobilistici interregionali.

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