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Fase Due in libertà vigilata, due settimane per un primo bilancio. Prepariamoci al peggio

Katia Perrini
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«La speranza è che gli italiani continuino a uscire con i "piedi di piombo", in una sorta di libertà vigilata che possa consentire di contenere la diffusione del coronavirus. Dobbiamo però prepararci al peggio: nuovi casi possono emergere e questo lo dobbiamo tenere a mente come lo scenario più pesante e negativo che si possa avere. Scenario che può però essere un elemento su cui lavorare, per agire al meglio». Così all'Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi di Milano. «Occorreranno almeno 2 settimane per fare un bilancio della fase 2 in Italia - ricorda - dato che l'incubazione dell'infezione va da 2 a 11 giorni con una media di 5 giorni. Possiamo sapere, dunque, che almeno per 2 settimane non verremo 'richiusì. Voglio ricordare a tutti i cittadini che se hanno dei sintomi devono contattare il medico di famiglia o la Asl, che devono abbondare piuttosto che lesinare in misure di prevenzione del contagio, auto-isolandosi in attesa di indicazioni e di una diagnosi per tutelare la propria famiglia e la comunità». 

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